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USA: presidente Giani scrive a Trump contro chiusura Consolato Firenze

24-04-2025 18:55 - Ambasciate
Il Governatore Eugenio Giani Il Governatore Eugenio Giani
Il Consolato Generale USA a Firenze Il Consolato Generale USA a Firenze
GD - Firenze, 24 apr. 25 - Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, è intervenuto per tentare di bloccare la preconizzata chiusura del Consolato Generale USA a Firenze, istituito nel lontano 1819. Ha infatti preannunciato una lettera al presidente Donald Trump e all'ambasciata a Roma.
“La Toscana ha una storia che la lega agli Stati Uniti in modo profondo e che non a caso vede a Firenze le sedi oltre 30 istituti, università e college americani, noti per i loro programmi accademici di altissimo livello e prestigio internazionale, affiancati da un nutrito numero di iniziative in campo culturale che denotano quanto significativo sia il rapporto fra la regione e la comunità americana”, ha detto Giani.
Poi ha annunciato: “Mi accingo oggi, 24 aprile 2025, a scrivere una lettera indirizzata al presidente degli Stati Uniti e all'ambasciatore americano in Italia, ricordando che proprio nel 1819 James Ombrosi, incaricato dall'allora console di Livorno, si insediò a Firenze come primo agente consolare e il primo vero console, George Perkins Marsh, nominato dal presidente George Lincoln, arrivò nel 1861. È questo uno dei più genuini esempi del rapporto speciale che vi è stato sempre fra la Toscana e gli Stati Uniti”.
Il governatore toscano ha aggiunto: “Da allora il consolato presente a Firenze ha sempre esercitato funzioni importanti, fra le quali quella del rilascio dei visti, che oggi viene esercitata solo in quattro consolati americani in Italia. Ritengo, quindi, che chiudere il consolato americano a Firenze sarebbe una scelta quanto mai inopportuna, che ignora la storia, la presenza statunitense nella regione e l'accoglienza che la Toscana ha sempre dato al popolo degli Stati Uniti”.
Per questo, ha proseguito Giani, “la Regione Toscana rivolge un accurato appello perché questo non avvenga: sarebbe un fatale errore della storia e un elemento di grave distacco da ciò che invece ha sempre alimentato il rapporto tra i cittadini americani, la città di Firenze e la Toscana. Giorgio Spini, nel suo libro sulla storia di Firenze nell'Ottocento ci ricorda quando ancora la “piccola Firenze”, che nel 1850 non era ancora diventata capitale d'Italia, era una città di 100.000 abitanti e contava già 5.000 residenti che venivano dal mondo anglosassone, principalmente americani e inglesi”.
Per questo il Governatore toscano ha sottolineato che “è evidente che vi è quindi una strutturale presenza nel rapporto fra quello che è la cultura che esprime la Toscana e quello che oggi sono gli Stati Uniti, formati anche da un'eredità di pensiero e presenze di personaggi toscani, da Amerigo Vespucci a Filippo Mazzei, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia americana passata e recente. L'eventuale chiusura del consolato sarebbe un messaggio sbagliato indirizzato a tutti i cittadini statunitensi che vivono, lavorano e studiano in Toscana e per chi viene a visitarla”, ha concluso Giani.
Le funzioni dell’ufficio consolare del capoluogo toscano, che è stato aperto nel 1819 e in cui sono impiegati 18 dipendenti italiani e 3 diplomatici statunitensi, saranno trasferite all’ambasciata di Roma.


Fonte: Regione Toscana
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