Turkmenistan dichiara 2025 “Anno Internazionale della Pace e Fiducia”
16-02-2025 11:33 - Opinioni
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GD - Roma, 16 feb. 25 - La decisione del presidente del Turkmenistan Serdar Berdimuhamedov di dichiarare il 2025 “Anno Internazionale della Pace e della Fiducia” si pone in una linea di continuità con il principio cardine della politica estera turkmena fondata sulla neutralità permanente. In questi dodici mesi, la nazione centroasiatica intende promuovere una serie di iniziative celebrative ed attività che permettano all’opinione pubblica internazionale di conoscere l’influenza del Turkmenistan nella realizzazione di un’architettura di sicurezza regionale fondata sulla stabilità.
È significativo notare che - su proposta del Turkmenistan - l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità una risoluzione che analogamente dichiara il 2025 “Anno Internazionale della Pace e della Fiducia”, una sorta di implicito riconoscimento del ruolo svolto da Ashgabat nel promuovere iniziative per garantire la pace globale, sicurezza e sviluppo sostenibile.
Da una prospettiva simbolica, si può rilevare come questo riconoscimento coincida temporalmente con il trentennale della risoluzione dell’Assemblea Generale ONU - che riconobbe la neutralità permanente come principio cardine della politica estera turkmena - oltre all’ottantesimo anniversario dalla creazione delle Nazioni Unite. Il 12 dicembre 1995 infatti i 185 Stati dell’ONU riconobbero all’unanimità questo principio come pilastro della politica estera turkmena.
Il principio di neutralità permanente (Baky Bytaraplyk) è naturalmente incorporato nella Carta Costituzionale del Turkmenistan, all'articolo 6 che sancisce "Nella propria politica estera, [...], il Turkmenistan persegue i principi della neutralità permanente, della non ingerenza negli affari interni delle altre nazioni, rifiuta l'uso della forza e non partecipa a blocchi o alleanze militari, e persegue la promozione di relazioni pacifiche, amichevoli e reciprocamente vantaggiose con gli stati della regione e le nazioni del mondo".
Viene inoltre apertamente riconosciuto il ruolo fondamentale delle Nazioni Unite nel promuovere la pace globale. Di particolare rilevanza appare la decisione di assumere una posizione di neutralità sul piano internazionale in un periodo di pace - e non solo durante una situazione di guerra come tradizionalmente avviene - in quanto il Turkmenistan riconosce in questo status la base per un nuovo concetto di cooperazione e per il raggiungimento della pace mondiale.
Questa decisione venne comunque adottata in un periodo storico delicato, ovvero dopo quattro anni dall’indipendenza nazionale a seguito della dissoluzione dell’Unione Sovietica e di fronte alla condizione di forte instabilità e conflittualità del confinante Afghanistan. Attraverso l’adesione al principio di neutralità l’allora presidente Nyazov intendeva rafforzare l’identità nazionale, la sovranità e l’indipendenza politica, fornendo un contributo significativo allo sviluppo della comunità internazionale.
Nel corso degli anni, il Turkmenistan ha intrapreso iniziative concrete per affermare il principio di neutralità, partecipando attivamente nei processi di peace-building in ambito regionale, ad esempio nel ruolo di mediazione durante la guerra civile in Tagikistan (1995-1996) e nel supporto alle risoluzioni ONU sulle diverse crisi in Afghanistan, promuovendo corridoi umanitari e di supporto alla popolazione civile. L’adesione al principio di neutralità ha altresì determinato l’apertura del Centro Regionale per la Diplomazia Preventiva in Asia Centrale nel 2007 nella capitale Ashgabat, mentre l’attivismo diplomatico turkmeno ha favorito nel 2024 la risoluzione ONU che designa l’Asia Centrale come zona di pace, fiducia, cooperazione.
Questo approccio in politica estera ha permesso alla nazione turkmena di sviluppare importanti relazioni bilaterali e di cooperazione con numerosi stati, soprattutto in ambito infrastrutturale, energetico ed economico, contribuendo al rafforzamento dello stato nazione.
Fonte: ISIA
È significativo notare che - su proposta del Turkmenistan - l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità una risoluzione che analogamente dichiara il 2025 “Anno Internazionale della Pace e della Fiducia”, una sorta di implicito riconoscimento del ruolo svolto da Ashgabat nel promuovere iniziative per garantire la pace globale, sicurezza e sviluppo sostenibile.
Da una prospettiva simbolica, si può rilevare come questo riconoscimento coincida temporalmente con il trentennale della risoluzione dell’Assemblea Generale ONU - che riconobbe la neutralità permanente come principio cardine della politica estera turkmena - oltre all’ottantesimo anniversario dalla creazione delle Nazioni Unite. Il 12 dicembre 1995 infatti i 185 Stati dell’ONU riconobbero all’unanimità questo principio come pilastro della politica estera turkmena.
Il principio di neutralità permanente (Baky Bytaraplyk) è naturalmente incorporato nella Carta Costituzionale del Turkmenistan, all'articolo 6 che sancisce "Nella propria politica estera, [...], il Turkmenistan persegue i principi della neutralità permanente, della non ingerenza negli affari interni delle altre nazioni, rifiuta l'uso della forza e non partecipa a blocchi o alleanze militari, e persegue la promozione di relazioni pacifiche, amichevoli e reciprocamente vantaggiose con gli stati della regione e le nazioni del mondo".
Viene inoltre apertamente riconosciuto il ruolo fondamentale delle Nazioni Unite nel promuovere la pace globale. Di particolare rilevanza appare la decisione di assumere una posizione di neutralità sul piano internazionale in un periodo di pace - e non solo durante una situazione di guerra come tradizionalmente avviene - in quanto il Turkmenistan riconosce in questo status la base per un nuovo concetto di cooperazione e per il raggiungimento della pace mondiale.
Questa decisione venne comunque adottata in un periodo storico delicato, ovvero dopo quattro anni dall’indipendenza nazionale a seguito della dissoluzione dell’Unione Sovietica e di fronte alla condizione di forte instabilità e conflittualità del confinante Afghanistan. Attraverso l’adesione al principio di neutralità l’allora presidente Nyazov intendeva rafforzare l’identità nazionale, la sovranità e l’indipendenza politica, fornendo un contributo significativo allo sviluppo della comunità internazionale.
Nel corso degli anni, il Turkmenistan ha intrapreso iniziative concrete per affermare il principio di neutralità, partecipando attivamente nei processi di peace-building in ambito regionale, ad esempio nel ruolo di mediazione durante la guerra civile in Tagikistan (1995-1996) e nel supporto alle risoluzioni ONU sulle diverse crisi in Afghanistan, promuovendo corridoi umanitari e di supporto alla popolazione civile. L’adesione al principio di neutralità ha altresì determinato l’apertura del Centro Regionale per la Diplomazia Preventiva in Asia Centrale nel 2007 nella capitale Ashgabat, mentre l’attivismo diplomatico turkmeno ha favorito nel 2024 la risoluzione ONU che designa l’Asia Centrale come zona di pace, fiducia, cooperazione.
Questo approccio in politica estera ha permesso alla nazione turkmena di sviluppare importanti relazioni bilaterali e di cooperazione con numerosi stati, soprattutto in ambito infrastrutturale, energetico ed economico, contribuendo al rafforzamento dello stato nazione.
Fabio Indeo e Domenico Palmieri
ISIA Istituto Italiano per l'Asia
Fonte: ISIA