Taiwan: ambasciata a Santa Sede celebra 113° fondazione, appello a pace
03-10-2024 11:48 - Vaticano
Amb. Matthew Lee
GD – Città del Vaticano, 3 ott. 24 – L'ambasciata di Taiwan presso la Santa Sede (costituita nel 1943) ha celebrato 113° anniversario della fondazione della Repubblica con un elegante e partecipato evento nell'Auditorium della Conciliazione, a due passi dalla Città del Vaticano. L'occasione è stata propizia per lanciare un appello a favore della pace nel mondo: «la pace richiede azioni decise e concrete», ha detto l'ambasciatore di Taiwan presso la Santa Sede, Matthew Lee, sottolineando l'importanza della pace. «È la pace l'unica e vera via dell'umano progresso», ha detto riferendosi alle parole di Papa Francesco.
Il diplomatico ha poi ricordato che il presidente di Taiwan, Lai Ching-te, fin dal suo insediamento, ha esortato a «fare quanto possibile per salvaguardare la pace" e ha chiesto alla Cina comunista di "smettere di intimidire Taiwan politicamente e militarmente". Lai ha sottolineato che solo attraverso la cooperazione e il dialogo sarà possibile "mantenere la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan».
L'amb. Lee ha inoltre messo in evidenza il ruolo cruciale di Taiwan nello sviluppo tecnologico, specialmente nell'ambito dell'intelligenza artificiale, ribadendo l'impegno di Taiwan nel condividere il proprio potenziale tecnologico con i paesi partner. E in linea con i principi promossi dal Vaticano e con il messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace 2024, l'ambasciata di Taipei aspira a promuovere una “cultura dell'incontro” collegata all'IA” grazie a una “Mostra d'arte contemporanea” che verrà inaugurata l'11 novembre nella Cancelleria.
Nel corso della cerimonia, è stata annunciata una significativa iniziativa di solidarietà: l'ambasciata di Taiwan ha donato una «Taiwan Computer Classroom» al Seminario Maggiore di San Marco, situato nella Repubblica Centroafricana. Tale progetto, volto a sviluppare le competenze tecnologiche dei seminaristi, è stato accolto con grande entusiasmo dall'arcivescovo di Bangui, cardinale Dieudonné Nzapalainga, presente all'evento per ricevere ufficialmente la donazione.
Il ricevimento che è seguito ha visto la partecipazione di numerosi ospiti di rilievo, tra cui il card. Giovanni Battista Re, il card. Óscar Rodríguez Maradiaga, il card Silvano Tomasi, l'arciv. Salvatore Pennacchio, mons. Miroslaw Wachowski e il vescovo Norbert Pu.
L'incontro ha rappresentato un'importante occasione per rafforzare i legami tra Taiwan e il Vaticano, concludendosi con l'auspicio di continuare a collaborare insieme per "creare una società con un maggiore senso di giustizia e più pacifica per l'umanità", consolidando i legami di amicizia e cooperazione per il bene comune.
Gli ospiti hanno vissuto un'esperienza artistica di alto livello, arricchita dalla straordinaria partecipazione di due cori italiani: l'"Ottava Nota" e "Diapason", diretti dal maestro Fabio De Angelis. Le loro interpretazioni hanno riempito l'Auditorium Conciliazione di armonie coinvolgenti, creando un'atmosfera solenne e suggestiva.
A coronamento della celebrazione, come speciale dono finale, gli ospiti hanno potuto assistere a una splendida esibizione del gruppo taiwanese Formosa Melody Music Center, che ha incantato il pubblico con una performance musicale unica, in grado di unire tradizione e modernità. Il loro contributo artistico ha rappresentato un simbolo perfetto del legame culturale e dello spirito di amicizia tra Taiwan e la Santa Sede.
Fonte: Redazione
Il diplomatico ha poi ricordato che il presidente di Taiwan, Lai Ching-te, fin dal suo insediamento, ha esortato a «fare quanto possibile per salvaguardare la pace" e ha chiesto alla Cina comunista di "smettere di intimidire Taiwan politicamente e militarmente". Lai ha sottolineato che solo attraverso la cooperazione e il dialogo sarà possibile "mantenere la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan».
L'amb. Lee ha inoltre messo in evidenza il ruolo cruciale di Taiwan nello sviluppo tecnologico, specialmente nell'ambito dell'intelligenza artificiale, ribadendo l'impegno di Taiwan nel condividere il proprio potenziale tecnologico con i paesi partner. E in linea con i principi promossi dal Vaticano e con il messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace 2024, l'ambasciata di Taipei aspira a promuovere una “cultura dell'incontro” collegata all'IA” grazie a una “Mostra d'arte contemporanea” che verrà inaugurata l'11 novembre nella Cancelleria.
Nel corso della cerimonia, è stata annunciata una significativa iniziativa di solidarietà: l'ambasciata di Taiwan ha donato una «Taiwan Computer Classroom» al Seminario Maggiore di San Marco, situato nella Repubblica Centroafricana. Tale progetto, volto a sviluppare le competenze tecnologiche dei seminaristi, è stato accolto con grande entusiasmo dall'arcivescovo di Bangui, cardinale Dieudonné Nzapalainga, presente all'evento per ricevere ufficialmente la donazione.
Il ricevimento che è seguito ha visto la partecipazione di numerosi ospiti di rilievo, tra cui il card. Giovanni Battista Re, il card. Óscar Rodríguez Maradiaga, il card Silvano Tomasi, l'arciv. Salvatore Pennacchio, mons. Miroslaw Wachowski e il vescovo Norbert Pu.
L'incontro ha rappresentato un'importante occasione per rafforzare i legami tra Taiwan e il Vaticano, concludendosi con l'auspicio di continuare a collaborare insieme per "creare una società con un maggiore senso di giustizia e più pacifica per l'umanità", consolidando i legami di amicizia e cooperazione per il bene comune.
Gli ospiti hanno vissuto un'esperienza artistica di alto livello, arricchita dalla straordinaria partecipazione di due cori italiani: l'"Ottava Nota" e "Diapason", diretti dal maestro Fabio De Angelis. Le loro interpretazioni hanno riempito l'Auditorium Conciliazione di armonie coinvolgenti, creando un'atmosfera solenne e suggestiva.
A coronamento della celebrazione, come speciale dono finale, gli ospiti hanno potuto assistere a una splendida esibizione del gruppo taiwanese Formosa Melody Music Center, che ha incantato il pubblico con una performance musicale unica, in grado di unire tradizione e modernità. Il loro contributo artistico ha rappresentato un simbolo perfetto del legame culturale e dello spirito di amicizia tra Taiwan e la Santa Sede.
Fonte: Redazione