16 Luglio 2024
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Russia-Ucraina: Putin e la sua vittoria di Pirro

16-06-2024 11:43 - Opinioni
GD - Roma, 16 giu. 24 - Sulla partita bellica in Ucraina lo zar Putin ha detto che è pronto a trattare! Ha detto che si tiene i territori che ha conquistato e che non paga alcun danno di guerra. Non ha neanche menzionato l'enorme spreco di vite umane e risorse di questa guerra totalmente inutile. Certo, la guerra è sempre uno spreco e per questo non si dovrebbe mai fare.
La Russia con la sua folle azione in Ucraina ha portato questo spreco a un nuovo inconcepibile livello. Centinaia di migliaia di persone morte, da entrambi le parti, un numero infinito di vite rovinate e di famiglie distrutte. E per cosa?
Anche se la Russia, come dice Putin, mantenesse i territori conquistati, sa bene che hanno distrutto tutto quello che c'era dentro per conquistarli. Mariupol, ad esempio, è una città interamente distrutta, inutile per chiunque pensi di poterla occupare senza che vengano spesi miliardi per ricostruire tutto di sana pianta, dopo aver sgombrato le macerie. La Russia ha forse questi soldi da spendere?
La conquista di Mariupol, piuttosto che un vantaggio per la Russia, ora è un costo significativo da affrontare. Non sarà servito a nulla conquistare una città che richiede decenni di costosa ricostruzione prima di poter tornare a vivere in quei luoghi. Per la Russia questa è una perdita piuttosto che una conquista. Dopo tutte le vite perse e le enormi risorse materiali bruciate per nulla, la Russia avrà minori disponibilità economiche di quanto aveva all'inizio della guerra.
Putin ha considerato tutto questo? Qualcuno dei suoi gli ha fatto notare questo non banale “dettaglio”?
La Russia aveva una fonte di reddito sicura, vendendo energia alla Germania e ad alle altre nazioni europee. Adesso deve “regalare” il gas ai cinesi, perché le banche cinesi si guardano bene dal pagare per non incorrere nelle sanzioni statunitensi.
Con gli accordi commerciali con l’Europa, le ricchezze della Russia avrebbero potuto espandersi ulteriormente. Invece, in Russia sono rimasti veramente in pochi per ricostruire l'economia. Milioni di persone sono fuggite dal Paese per dissenso verso il regime, o semplicemente per paura di essere inviate in guerra. Giovani russi, famiglie che scappano dal proprio Paese, per fuggire oltre al confine con la Georgia, lasciandosi alle spalle la nave che affonda.
La Russia è ridotta sul lastrico, ha sprecato le vite di russi e ucraini sulla strada della propria autodistruzione. Ha ucciso centinaia di migliaia di ucraini che non avevano alcun interesse contro la Russia, né alcun interesse nei loro piani. Questo deve essere detto in tutte le occasioni e in tutti i contesti utili.
Prima di questa guerra, nessun americano (e probabilmente non molti europei) erano interessati alla Russia. Allora perché la Russia è così preoccupata di essere invasa dagli Stati Uniti e dall'Europa? Questa domanda chissà perché circola ancora in rete nei vari blog. Allora proviamo a capire da cosa nasce la domanda, spostando la data al 2012.
Nel 2012, Mitt Romney disse che la “Russia rappresentava la più grande minaccia geopolitica del mondo in quel momento”. "La Russia è, senza dubbio, il nostro nemico geopolitico numero uno", disse in un’intervista al giornalista Wolf Blitzer.
All'epoca, Romney era il candidato Repubblicano alla presidenza contro il presidente Barack Obama. Romney giustificò la sua affermazione dicendo che i russi "Combattono ogni causa per i peggiori attori del mondo".
Obama ha preso la palla al balzo e quando gli fu chiesto: "Qual è la più grande minaccia geopolitica che l'America deve affrontare?", ha risposto: "La Russia, non lo sapete cosa dice Romney". “Non è Al Qaeda, ma la Russia”. Obama e i suoi si divertirono a ridicolizzare Romney dicendo che era rimasto indietro di 40 anni, fermo agli anni Ottanta. Questo battuta scherzosa è durata per tutta la campagna elettorale del 2012.
Probabilmente, nel 2014, Obama ha iniziato a capire che Romney poteva avere ragione. Nel 2022 Obama si sarà reso conto che Romney aveva avuto ragione, con 10 anni di anticipo.
Prima della guerra, i vari consiglieri presidenziali avranno detto che la Russia non contava nulla.
Abbiamo visto che, una nazione anche se non “conta” nulla, può fare molto danno. Questo è avvenuto puntualmente con la Russia; e sta avvenendo anche con gli Houthi nel Mar Rosso.
Potrebbe avvenire “domani” nel nostro cortile di casa, con il vicino libico. Riflettiamo su questo.

Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale


Fonte: Ciro Maddaloni
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