15 Aprile 2025
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Russia: la realtà è sempre più lontana da come la vuol dipingere Putin

01-04-2025 11:35 - Opinioni
GD - Roma, 1 apr. 25 - Nella Guerra Russo-Ucraina niente è come sembra o come molte persone continuano a credere che sia. In un intervento pubblico trasmesso dalle televisioni in Russia in questi giorni, il presidente Vladimir Putin ha proposto che l'Ucraina venga posta sotto la gestione esterna delle Nazioni Unite. Questo ha sorpreso gli osservatori internazionali, ma ha anche sorpreso i russi perché per decenni, Putin ha accusato l'Ucraina di essere un proxy degli Stati Uniti. Che poi hanno respinto fermamente la stessa proposta.
Quando è cominciata "l'operazione speciale” di Putin in Ucraina, il 24 febbraio 2022, i russi hanno sempre parlato di una "guerra per procura", combattuta dagli Americani sul territorio ucraino, per minacciare la Russia.
E ora, questa notizia bomba: "L'ONU deve introdurre una gestione esterna sull'Ucraina", ha chiesto Putin. Probabilmente lo Zar moscovita non si rende nemmeno conto di quanto sia patetico: dopo 38 mesi dall’inizio del tentativo fallito di invadere l’Ucraina, entrati nel quarto anno della sua "operazione militare speciale", il comandante in capo del "secondo esercito del mondo" e della "massima potenza nucleare" corre dal suo acerrimo nemico numero uno - l'America - chiedendo di convincere gli ucraini ad arrendersi. E quando questo proposito fallisce, si lamenta che le Nazioni Unite devono intervenire perché l'Ucraina continua a rifiutare di arrendersi.
La Russia ha puntato per decenni tutta la sua propaganda sul mito del controllo esterno dell'Ucraina da parte degli americani e delle potenze ostili occidentali. Ora Putin chiede che l'Ucraina sia messa sotto controllo esterno dell’ONU, dove ci sono tutti i Paesi occidentali!
Perché è ormai quasi impotente, Putin ha sparato tutte le sue cartucce. La grande, gigantesca, "potente" Russia è inerme contro la piccola, ma orgogliosa Ucraina che non si è piegata davanti all’invasore russo. La proposta di Putin di "mettere l'Ucraina sotto il controllo temporaneo delle Nazioni Unite per tenere le elezioni" è un altro patetico tentativo per distogliere l’attenzione dai problemi militari sul campo.
Dire che Zelensky non è un presidente legittimo perché il suo mandato è scaduto fa semplicemente sorridere. Chiunque ha un minimo di buon senso capisce bene che non è possibile organizzare una tornata elettorale con il Paese in guerra, uomini al fronte, milioni di profughi all'estero. Per altro se si votasse per le elezioni presidenziali, considerando le proiezioni dei sondaggi, Zelensky vincerebbe con oltre il 70% dei consensi.
Allora la domanda da porsi è: perché non iniziano a votare prima in Russia, dove Putin non ha permesso a nessuna vera opposizione di partecipare alle "elezioni presidenziali" del marzo 2024, e ci sono centinaia di migliaia di immigrati russi all'estero che si oppongono a Putin.
Per queste semplici considerazioni risulta insomma quanto meno bizzarro che Putin possa avere opinioni su come si svolgono le elezioni in altri Paesi e per questo dovrebbe essere prima sperimentato nella stessa Russia. Anzi, Putin dovrebbe offrirsi volontario per organizzare questa procedura elettorale nel suo Paese, sotto il controllo delle Nazioni Unite.
Lasciando perdere questa inutile discussione, rimane la domanda del perché adesso Putin vuole una governance dell’ONU in Ucraina?
Putin sa che gli ucraini sono riusciti recentemente a costruire un gran numero di missili balistici di precisione in grado di raggiungere obiettivi a 1.000 km di distanza. Ciò significa che Mosca e Valday (una località tra Mosca e San Pietroburgo, dove Putin vive per la maggior parte del tempo) sono nel raggio d'azione dei nuovi missili di fabbricazione ucraina e che possono essere utilizzati su obiettivi russi. Quindi, lo Zar deve stare molto attento ai movimenti dentro e fuori dal suo bunker (dove passa la maggior parte del tempo), ma deve anche farsi vedere qualche volta nel mondo reale, per tenere desta la sua visibilità e avere la situazione sotto controllo. Chiudersi in un bunker ora potrebbe essere molto pericoloso perché continuerebbero a crescere intorno a lui persone che vorrebbero un bel colpo di stato.
Ma c’è un’ulteriore complicazione. Il prossimo 9 maggio, cioè a brevissimo, in Russia si terrà la "parata della vittoria" per l'80° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. Putin ha invitato personalità straniere a partecipare e non può mandare un sosia.
I russi temono e a ragione, che l’Ucraina possa approfittare di questa opportunità per colpire uno o più obiettivi a Mosca o nelle vicinanze di Mosca durante la parata del 9 maggio (senza alcun pericolo per i leader stranieri presenti): il mondo intero vedrebbe l'impotenza di Putin nel difendere la Russia perfino dagli attacchi delle “povera” Ucraina.
L'Ucraina può anche colpire la Piazza Rossa a Mosca durante le prove o nelle notti precedenti. E Putin non si può permettere di subire questo smacco. Anche per questa ulteriore ragione Putin ha bisogno di un accordo di cessate il fuoco completo da firmare almeno una settimana prima del 9 maggio.
Lo Zar si è messo in questa situazione non negoziando la pace con l'Ucraina, sperando che Trump fosse in grado di fare pressione su Zelenskyy per sottometterlo. Ma adesso le cose vanno per le lunghe e le giornate passano in fretta. I russi continuano ad annaspare e riportare giornalmente perdite enormi sul fronte di guerra con gli ucraini.
Ecco perché niente può essere dato per scontato o per risolto. La confusione è massima e non si vede ancora come potrà finire. Di sicuro le sorprese non mancheranno, piaccia o no a Putin. Del resto, proprio nei giorni scorsi lo stesso leader ucraino aveva preconizzato una prossima fine di Putin!

Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale


Fonte: Ciro Maddaloni
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