Romania: in ambasciata evento su sport e inclusione
12-05-2023 11:23 - Ambasciate
GD - Bucarest, 12 mag. 23 - “Il ruolo del settore privato nelle politiche e nei programmi per l'impatto e inclusione sociale attraverso lo sport. L'esperienza italiana alla luce della cooperazione bilaterale con la Romania”. È questo il titolo dell'evento ospitato dall'Ambasciata d'Italia a Bucarest e realizzato in collaborazione con Istituto Internazionale Italiano Studi Sport Società e Sport4Impact, al quale hanno preso parte atleti, dirigenti sportivi, docenti universitari, funzionari di organizzazioni internazionali, imprese e personalità legate al mondo dello sport. Il ministro italiano per lo Sport e i Giovani, dott. Andrea Abodi, è intervenuto nel corso dei lavori con un videomessaggio.
L'esperienza italiana nel sostegno del settore privato allo sport di base e a quello di vertice è uno dei modelli di riferimento a livello internazionale in molteplici discipline. Ma essa è un termine di riferimento anche per l'organizzazione di manifestazioni di alto livello: si pensi, in particolare, all'organizzazione della Ryder Cup di Golf a Roma il prossimo autunno, le ATP Finals di tennis a Torino, i Giochi del Mediterraneo a Taranto fino all'organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026. Si tratta di un insieme di buone prassi che rendono l'Italia particolarmente profilata in questo ambito.
La discussione che ha avuto luogo all'ambasciata si è sviluppata attorno a due assi portanti: da un lato, il racconto da parte degli atleti presenti dell'evoluzione del ruolo dello sport in relazione alla società negli ultimi decenni; dall'altro, la testimonianza di alcune imprese italiane attive in Romania che si avvalgono della leva dello sport come fattore abilitante di inclusione sociale.
Secondo l'ambasciatore d'Italia in Romania, Alfredo Durante Mangoni, “l'iniziativa odierna vuole evidenziare come l'Italia vanta grandi potenzialità nella diplomazia sportiva e sa mettere quest'ultima al servizio della promozione del Sistema Paese. L'Ambasciata a Bucarest è un laboratorio dove raccontare l'eccellenza dello sport italiano, dando spazio al settore privato e nello specifico a casi concreti di inclusione sociale attraverso lo sport da parte degli operatori economici italiani in Romania. In quest'ottica si possono meglio apprezzare le scelte dei partner internazionali che hanno assegnato all'Italia l'organizzazione di prestigiose manifestazioni sportive di richiamo globale”.
Paolo Bertaccini ed Elena Bellistracci di Sport4Impact hanno evidenziato “il ruolo che lo sport sempre più può svolgere nel contribuire alla coesione sociale - a livello sia locale che nazionale ed europeo - in una fase storica di particolare frammentazione delle comunità con forti esigenze di inclusione, convivenza, messa in connessione di territori svantaggiati, mutua solidarietà, competenze per l'employability, prevenzione della criminalità, costruzione di relazioni internazionali positive, e come a tale fine la sinergia fra enti pubblici e attori privati, sia profit che no profit, sia condizione cruciale per l'innovazione e l'efficacia dei programmi
Il prof. Paolo Bouquet, dell'Università di Trento, presidente della rete universitaria UNISPORT ITALIA, ha sottolineato che "nel processo culturale che porta a una sempre maggior collaborazione tra pubblico e privato nello sport, anche le Università possono (e vogliono) giocare un ruolo nuovo e importante per promuovere buone pratiche nel sistema Paese. Basti ricordare il ruolo che alcuni Atenei hanno giocato nell'organizzazione di eventi globali come le Universiadi, che coniugano l'aspetto puramente sportivo con i temi della formazione, della ricerca, dell'innovazione e dell'inclusione sociale. Oppure il ruolo delle Università nel fornire sostegno agli studenti-atleti, che vengono supportati nella gestione della formazione universitaria durante la loro carriera sportiva (dual career). Per finire con le iniziative volte a sostenere la nuova imprenditorialità nel settore dello sport, come ad esempio la creazione di acceleratori e incubatori di startup sportive, in cui le menti creative di giovani studenti e ricercatori sfidano il mercato globale dell'innovazione scientifica e tecnologica nello sport".
L'investment banker Mario Carlo Ferrario ha messo in risalto “la crescente attenzione che il mondo dell'imprenditoria e della finanza internazionale sta attribuendo agli approcci di responsabilità sociale d'impresa e di utilizzo degli standard ESG dell'impact investing, al fine di contribuire a generare effetti positivi su ambiente, società ed etica dei mercati; in questo senso lo sport è un campo di applicazione con potenzialità enormi”.
Paolo Pizzo, componente della Giunta del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, ha illustrato come la propria carriera di atleta “è stata costantemente supportata dalla forte interazione tra settore pubblico e privato. È peculiare la natura stessa del rapporto tra CONI e Federazioni Sportive Nazionali/Discipline Sportive associate dal CONI stesso riconosciute. La riforma Melandri (d.lgs. 242/1999) ha descritto il quadro normativo. In tale decreto venne sancita ufficialmente e definitivamente la natura giuridica del Coni come ente di diritto pubblico e fu attribuita alle Federazioni Sportive Nazionali e Discipline Sportive Associate la natura giuridica di associazioni di diritto privato. Altro esempio da citare è la forte interazione tra i Gruppi Sportivi Militari/Corpi dello Stato e le Federazioni/Discipline nazionali stesse. Gli atleti d'élite tesserati per le federazioni hanno la possibilità, tramite concorso pubblico, di posizionarsi contrattualmente nei Corpi dello Stato qualora dispongano dei requisiti adatti. Lo sport italiano è di fatto sostenuto dalla continua interazione tra soggetti pubblici e privati offrendo una best practice a livello mondiale in quanto a sostenibilità del sistema e replacement degli atleti di alto livello nel post carriera”.
Giulia Scacchi, responsabile presso l'UNESCO dell'organizzazione della settima conferenza internazionale dei ministri ed alti funzionari dello sport, ha sottolineato tramite videomessaggio che “affinché lo sport possa svolgere un ruolo centrale per lo sviluppo dei Paesi, contribuendo a promuovere stili di vita più sani, inclusione sociale ed uguaglianza di genere, oltre che ad insegnare competenze utili per il mondo del lavoro, è fondamentale che il settore pubblico e privato si uniscano per aumentare gli investimenti in questo settore. La settima conferenza internazionale dei ministri e alti funzionari dello sport che l'UNESCO organizzerà a Baku, Azerbaijan, dal 26 al 29 giugno 2023, rappresenterà un passo importante in questa direzione.”
Fonte: Redazione
L'esperienza italiana nel sostegno del settore privato allo sport di base e a quello di vertice è uno dei modelli di riferimento a livello internazionale in molteplici discipline. Ma essa è un termine di riferimento anche per l'organizzazione di manifestazioni di alto livello: si pensi, in particolare, all'organizzazione della Ryder Cup di Golf a Roma il prossimo autunno, le ATP Finals di tennis a Torino, i Giochi del Mediterraneo a Taranto fino all'organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026. Si tratta di un insieme di buone prassi che rendono l'Italia particolarmente profilata in questo ambito.
La discussione che ha avuto luogo all'ambasciata si è sviluppata attorno a due assi portanti: da un lato, il racconto da parte degli atleti presenti dell'evoluzione del ruolo dello sport in relazione alla società negli ultimi decenni; dall'altro, la testimonianza di alcune imprese italiane attive in Romania che si avvalgono della leva dello sport come fattore abilitante di inclusione sociale.
Secondo l'ambasciatore d'Italia in Romania, Alfredo Durante Mangoni, “l'iniziativa odierna vuole evidenziare come l'Italia vanta grandi potenzialità nella diplomazia sportiva e sa mettere quest'ultima al servizio della promozione del Sistema Paese. L'Ambasciata a Bucarest è un laboratorio dove raccontare l'eccellenza dello sport italiano, dando spazio al settore privato e nello specifico a casi concreti di inclusione sociale attraverso lo sport da parte degli operatori economici italiani in Romania. In quest'ottica si possono meglio apprezzare le scelte dei partner internazionali che hanno assegnato all'Italia l'organizzazione di prestigiose manifestazioni sportive di richiamo globale”.
Paolo Bertaccini ed Elena Bellistracci di Sport4Impact hanno evidenziato “il ruolo che lo sport sempre più può svolgere nel contribuire alla coesione sociale - a livello sia locale che nazionale ed europeo - in una fase storica di particolare frammentazione delle comunità con forti esigenze di inclusione, convivenza, messa in connessione di territori svantaggiati, mutua solidarietà, competenze per l'employability, prevenzione della criminalità, costruzione di relazioni internazionali positive, e come a tale fine la sinergia fra enti pubblici e attori privati, sia profit che no profit, sia condizione cruciale per l'innovazione e l'efficacia dei programmi
Il prof. Paolo Bouquet, dell'Università di Trento, presidente della rete universitaria UNISPORT ITALIA, ha sottolineato che "nel processo culturale che porta a una sempre maggior collaborazione tra pubblico e privato nello sport, anche le Università possono (e vogliono) giocare un ruolo nuovo e importante per promuovere buone pratiche nel sistema Paese. Basti ricordare il ruolo che alcuni Atenei hanno giocato nell'organizzazione di eventi globali come le Universiadi, che coniugano l'aspetto puramente sportivo con i temi della formazione, della ricerca, dell'innovazione e dell'inclusione sociale. Oppure il ruolo delle Università nel fornire sostegno agli studenti-atleti, che vengono supportati nella gestione della formazione universitaria durante la loro carriera sportiva (dual career). Per finire con le iniziative volte a sostenere la nuova imprenditorialità nel settore dello sport, come ad esempio la creazione di acceleratori e incubatori di startup sportive, in cui le menti creative di giovani studenti e ricercatori sfidano il mercato globale dell'innovazione scientifica e tecnologica nello sport".
L'investment banker Mario Carlo Ferrario ha messo in risalto “la crescente attenzione che il mondo dell'imprenditoria e della finanza internazionale sta attribuendo agli approcci di responsabilità sociale d'impresa e di utilizzo degli standard ESG dell'impact investing, al fine di contribuire a generare effetti positivi su ambiente, società ed etica dei mercati; in questo senso lo sport è un campo di applicazione con potenzialità enormi”.
Paolo Pizzo, componente della Giunta del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, ha illustrato come la propria carriera di atleta “è stata costantemente supportata dalla forte interazione tra settore pubblico e privato. È peculiare la natura stessa del rapporto tra CONI e Federazioni Sportive Nazionali/Discipline Sportive associate dal CONI stesso riconosciute. La riforma Melandri (d.lgs. 242/1999) ha descritto il quadro normativo. In tale decreto venne sancita ufficialmente e definitivamente la natura giuridica del Coni come ente di diritto pubblico e fu attribuita alle Federazioni Sportive Nazionali e Discipline Sportive Associate la natura giuridica di associazioni di diritto privato. Altro esempio da citare è la forte interazione tra i Gruppi Sportivi Militari/Corpi dello Stato e le Federazioni/Discipline nazionali stesse. Gli atleti d'élite tesserati per le federazioni hanno la possibilità, tramite concorso pubblico, di posizionarsi contrattualmente nei Corpi dello Stato qualora dispongano dei requisiti adatti. Lo sport italiano è di fatto sostenuto dalla continua interazione tra soggetti pubblici e privati offrendo una best practice a livello mondiale in quanto a sostenibilità del sistema e replacement degli atleti di alto livello nel post carriera”.
Giulia Scacchi, responsabile presso l'UNESCO dell'organizzazione della settima conferenza internazionale dei ministri ed alti funzionari dello sport, ha sottolineato tramite videomessaggio che “affinché lo sport possa svolgere un ruolo centrale per lo sviluppo dei Paesi, contribuendo a promuovere stili di vita più sani, inclusione sociale ed uguaglianza di genere, oltre che ad insegnare competenze utili per il mondo del lavoro, è fondamentale che il settore pubblico e privato si uniscano per aumentare gli investimenti in questo settore. La settima conferenza internazionale dei ministri e alti funzionari dello sport che l'UNESCO organizzerà a Baku, Azerbaijan, dal 26 al 29 giugno 2023, rappresenterà un passo importante in questa direzione.”
Fonte: Redazione