Riccardi: da Carlo III una reale "italsimpatia" per l'Italia
11-04-2025 15:53 - Arte, cultura, turismo

GD - Roma, 11 apr. 25 - Da Carlo III una reale "italsimpatia" per l'Italia. Si è tenuta in italiano parte del discorso del Re Carlo III alle Camere riunite del Parlamento italiano, nella sua prima visita di Stato in Italia dall'ascesa al trono.
"Complimenti al Re d'Inghilterra per il suo eloquio", ha commentato Andrea Riccardi, presidente della Società Dante Alighieri, "ho consultato alcuni docenti della Dante e mi dicono che potrebbe ambire, con un po' d'esercizio, a un certificato PLIDA. È un gesto molto gentile quello di parlare in italiano di amicizia, storica e attuale, tra i nostri Paesi e fa particolarmente piacere alla nostra istituzione che da oltre 135 anni insegna l'italiano in tutto il mondo avere un testimonial di così alto profilo, un 'italsimpatico' reale".
Nelle parole di Carlo III, infatti, secondo Riccardi, si ravvisano molte espressioni di quel favore per l'Italia, di apprezzamento per la lingua, la cultura e le caratteristiche dell'italianità a cui la Società Dante Alighieri ha dato il nome di "Italsimpatia".
In tempi di strenue e violente contrapposizioni, le parole dell'amicizia rappresentano un patrimonio da valorizzare, condividendo con il sovrano d'Inghilterra l'auspicio che le incertezze vengano superate, che le sfide della convivenza pacifica siano vinte e che finalmente si possa "uscire a riveder le stelle", per citare, come lui, Dante.
E con Dante si è conclusa la visita di Stato di Carlo e Camilla che hanno assistito, a Ravenna, alla lettura della preghiera di San Bernardo alla Vergine nel canto XXXIII del Paradiso della Divina Commedia.
Fonte: Società Dante Alighieri
"Complimenti al Re d'Inghilterra per il suo eloquio", ha commentato Andrea Riccardi, presidente della Società Dante Alighieri, "ho consultato alcuni docenti della Dante e mi dicono che potrebbe ambire, con un po' d'esercizio, a un certificato PLIDA. È un gesto molto gentile quello di parlare in italiano di amicizia, storica e attuale, tra i nostri Paesi e fa particolarmente piacere alla nostra istituzione che da oltre 135 anni insegna l'italiano in tutto il mondo avere un testimonial di così alto profilo, un 'italsimpatico' reale".
Nelle parole di Carlo III, infatti, secondo Riccardi, si ravvisano molte espressioni di quel favore per l'Italia, di apprezzamento per la lingua, la cultura e le caratteristiche dell'italianità a cui la Società Dante Alighieri ha dato il nome di "Italsimpatia".
In tempi di strenue e violente contrapposizioni, le parole dell'amicizia rappresentano un patrimonio da valorizzare, condividendo con il sovrano d'Inghilterra l'auspicio che le incertezze vengano superate, che le sfide della convivenza pacifica siano vinte e che finalmente si possa "uscire a riveder le stelle", per citare, come lui, Dante.
E con Dante si è conclusa la visita di Stato di Carlo e Camilla che hanno assistito, a Ravenna, alla lettura della preghiera di San Bernardo alla Vergine nel canto XXXIII del Paradiso della Divina Commedia.
Fonte: Società Dante Alighieri