30 Dicembre 2024
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Qualcosa vacilla nell'incandescente scacchiere medio-orientale

19-11-2024 12:03 - Opinioni
GD - Roma, 19 nov. 24 - Qualcosa vacilla nell'incandescente scacchiere medio-orientale. Nelle ultime settimane eventi diversi, ma collegati tra loro, cominciano infatti a far sperare in una prospettiva di de-escalation delle tensioni che si protraggono da oltre un anno in Medio Oriente.
Anche da parte iraniana, si comincia a parlare di un cessate il fuoco in Libano.
L'Ali Larijani, inviato senior della Repubblica islamica dell'Iran, ex presidente del parlamento iraniano, ha incontrato a Beirut il presidente sciita del Parlamento libanese Nabih Berri, allineato con Hezbollah, fornendogli consigli e sottolineando il supporto dell'Iran per un cessate il fuoco, “condizionato però alla sopravvivenza di Hezbollah”.
Questo perché per l'Iran solo Hezbollah conta, non il Libano né la popolazione libanese. L'Iran ha trascinato il Libano in una guerra senza tenere in alcun conto gli interessi nazionali libanesi, né la sicurezza della Popolazione. L'Iran ha fatto tutto questo solo per rafforzare la sua posizione nei negoziati sul nucleare, presumendo che Trump non avrebbe vinto le elezioni presidenziali statunitensi. Adesso, la vittoria indiscussa di Trump cambia totalmente lo scenario che l'Iran aveva prospettato ed è decisiva per la revisione e ridefinizione delle strategie geopolitiche iraniane future.
Dalle azioni dei delegati iraniani si percepisce già che hanno accusato il duro colpo inflitto dal risultato delle elezioni presidenziali negli USA. Molti cittadini di origini libanesi che vivono negli Stati Uniti, cittadini libanese-americani, dopo anni di pessimismo sulla situazione globale e libanese, cominciano ad intravvedere un'opportunità storica di pace dopo l'elezione di Trump e la sconfitta di Hezbollah da parte di Israele, anche se i leader cristiani libanesi, tra gli altri, continuano a temere i colpi di coda di Hezbollah e le sue azioni terroristiche.
Paradossale rilevare che molti cittadini libanesi, ma anche arabi, nel profondo del loro cuore, sono 'orgogliosi' delle azioni di Israele, e non hanno più remore a mostrare le loro opinioni in pubblico.
Ad esempio, Amjad Taha, stratega e analista politico degli Emirati Arabi Uniti, ha scritto: «Avete osato colpire un popolo saggio, operoso e coraggioso il 7 ottobre, commettendo un orrendo genocidio, rapendo i loro bambini e violando le loro donne. Pensavate che sarebbero caduti, ma si sono rialzati. Dopo 11 mesi, sono tornati per correggere ciò che era sfuggito ai loro servizi di intelligence. Ora vi manderanno indietro di 1.000 anni, in un'epoca priva di tecnologia, dove un telefono che squilla sembra una condanna a morte e un bip è un incubo. Sarete perseguitati dalla vostra stessa ombra, troppo spaventati per usare qualsiasi tecnologia, sarete tagliati fuori dal mondo avanzato».
Ed ha aggiunto per non lasciare alcun dubbio alle interpretazioni delle sue parole: «Vi sconfiggeranno, non con i proiettili o i carri armati, ma con la volontà infrangibile di persone coraggiose e intelligenti. Davanti a una semplice tazza di caffè, con un clic decisivo, segneranno il vostro destino e quello di chiunque osi fare del male ai loro figli. Questa è una nazione che il mondo rispetta. Gli attacchi del Libano-Hezbollah e la risposta militare israeliana non sono solo vittorie militari; rappresentano un trionfo del Medio Oriente sul radicalismo, una vittoria non solo per Israele, ma per tutti coloro che si battono contro il terrore».
Come riportato dalla CNN nei giorni scorsi, dopo mesi di tentativi falliti di convincere Hamas ad accettare un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi israeliani ancora nelle mani dei terroristi, nella striscia di Gaza, il Qatar ha deciso di espellere tutti i dirigenti di Hamas, che avevano la loro confortevole se non lussuosa rappresentanza politica a Doha.
In Medio Oriente c'è grande consapevolezza sulle responsabilità di Hamas-Hezbollah, per i tragici eventi del 7 ottobre 2023 e il conflitto che ne è seguito, coinvolgendo anche il territorio libanese.
In Europa, ma anche in alcune università americane, gli “utili idioti” come venivano definiti da Lenin, continuano a contestare Israele e le azioni militari in corso per debellare le organizzazioni terroristiche e liberare il medio oriente da questo cancro che affligge la regione da oltre 70 anni.
I giovani che protestano contro Israele non capiscono che le donne, i bambini e gli anziani vengono usati da Hamas e adesso anche da Hezbollah come scudi umani. Sono così vigliacchi da nascondersi nelle scuole, negli ospedali e nei condomini pieni di persone. Israele ha fatto di tutto per non danneggiare la popolazione civile. Hamas ha fatto di tutto per fare in modo che venissero danneggiati. Questo è stato dimostrato anche da osservatori internazionali. La maggior parte delle vittime civili nella striscia di Gaza sono state causate da Hamas.
La maggior parte del mondo, e soprattutto gli arabi, sanno bene da che parte stare e guardano con speranza al futuro per una ripresa immediata degli accordi di Abramo. La rinascita del Libano non sarà possibile senza la firma di un accordo di pace con Israele.
Hezbollah può essere sconfitto solo se il Popolo libanese lo affronta, rompendo il muro della paura e dell'omertà, e riconoscendo finalmente il diritto alla sicurezza di Israele.

Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale


Fonte: Ciro Maddaloni
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