Quadro globale cooperazione e formazione“Difendere democrazia contrastando disinformazione”
14-06-2023 22:55 - Ambasciate
GD - Roma, 14 giu. 23 - Difendere la democrazia contrastando la disinformazione. È il tema del convegno che si è tenuto nella Sala Capitolare del Senato, evento organizzato grazie alla collaborazione tra l'Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia e l'Ambasciata degli Stati Uniti in Italia.“Defending Democracy through Countering Disinformation” fa parte di un progetto più ampio, il Global Cooperation and Training Framework (GCTF), nato nel 2015 da un Memorandum of Understanting firmato da Stati Uniti e Taiwan e che nei sette anni successivi ha coinvolto esperti, funzionari e rappresentanti della società civile di circa 125 Paesi. Quest'anno, per la prima volta, un evento del GCTF si è tenuto in Italia.
Moderato dalla giornalista del TG1 Monia Venturini, l'incontro ha visto la partecipazione di personalità del mondo accademico e istituzionale, di fronte a un pubblico composto da esponenti della diplomazia, della politica, delle ONG e dei principali think tank italiani. Anche l'Incaricato d'Affari dell'Ambasciata degli Stati Uniti a Roma, Shawn Crowley, è intervenuto con un video messaggio in apertura dei lavori, sottolineando come la disinformazione sfida le nostre democrazie.
Il dibattito ha preso il via con i saluti iniziali del Rappresentante di Taipei in Italia, Amb. Vincent Y.C. Tsai che, dopo aver espresso cordoglio a nome del governo e del popolo di Taiwan per la scomparsa dell'ex Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi, ha evidenziato come sia fondamentale la collaborazione tra le istituzioni democratiche al fine di proteggere i valori della democrazia dagli attacchi di quei Paesi che vogliono minarne la stabilità attraverso la confusione generata dalla disinformazione. Anche per il Senatore Giulio Terzi, già Ambasciatore e Ministro degli Esteri, il lavoro coordinato tra le varie istituzioni è centrale, e ha portato a esempio quanto stanno facendo i Pesi dell'UE, della NATO e del G7 per contrastare la disinformazione e difendersi dai numerosi canali della propaganda dei Paesi autocratici.
Il tema della disinformazione non è nuovo, come ha poi sottolineato il sen. Lucio Malan nella seconda parte della conferenza, il quale ha ricordato la “disinformatia” sovietica ai tempi della guerra fredda che, approfittando della libertà di espressione presente nelle società libere e democratiche, ha avuto modo di attecchire. Motivo in più per mantenere sempre alta la guardia.
Nel corposo intervento del Ministro taiwanese dell'Executive Yuan, Lo Ping-cheng, giunto in italia per l'occasione, è stato possibile approfondire il tema analizzando nel dettaglio quattro specifici argomenti relazionati all'esperienza di Taiwan: (1) La disinformazione e la guerra cognitiva lanciate da Russia e Cina; (2) Il problema della disinformazione affrontato da Taiwan; (3) Le contromisure adottate da Taiwan per contrastare la disinformazione e (4) L'importanza della cooperazione internazionale. In tutti è quattro i punti è stato evidente come i pericoli e i rischi della disinformazione possano colpire anche democrazie molto dinamiche e libere quale è ad esempio Taiwan.
Il terzo e ultimo panel ha visto la partecipazione Po-yu Tseng (co-fondatrice di Kuma Academy ed ex Vice CEO di Doublethink Lab), Joe Holliday (CTO di Microsoft Digital Threat Analysis Center), Andrea Miconi (Professore di Sociologia dei Media all'Università IULM) e, in collegamento da Bruxelles, Maria Chiara Zannini (Information and Communication Officer in Stratcom).
Nel corso di questi quattro interventi, si sono affrontate le metodologie messe in atto per contrastare la disinformazione, evidenziando al contempo non solo la strada compiuta sino ad oggi ma anche quella ancora da compiere e le sfide da affrontare al fine di salvaguardare il bene più prezioso che possediamo: la libertà e la democrazie.
Tra gli ospiti che hanno assistito al convegno (oltre 60 persone) vi erano gli Onorevoli Isabella De Monte, Paolo Formentini e Lorenzo Guerini, i funzionari della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle ambasciate di Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Paesi Bassi, Romania e Svizzera, membri di think tank quali l'Istituto Affari Internazionai, l'Istituto di Studi Politici “S.Pio V”, Limes e ONG come Safeguard Defenders e FIDU.
Moderato dalla giornalista del TG1 Monia Venturini, l'incontro ha visto la partecipazione di personalità del mondo accademico e istituzionale, di fronte a un pubblico composto da esponenti della diplomazia, della politica, delle ONG e dei principali think tank italiani. Anche l'Incaricato d'Affari dell'Ambasciata degli Stati Uniti a Roma, Shawn Crowley, è intervenuto con un video messaggio in apertura dei lavori, sottolineando come la disinformazione sfida le nostre democrazie.
Il dibattito ha preso il via con i saluti iniziali del Rappresentante di Taipei in Italia, Amb. Vincent Y.C. Tsai che, dopo aver espresso cordoglio a nome del governo e del popolo di Taiwan per la scomparsa dell'ex Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi, ha evidenziato come sia fondamentale la collaborazione tra le istituzioni democratiche al fine di proteggere i valori della democrazia dagli attacchi di quei Paesi che vogliono minarne la stabilità attraverso la confusione generata dalla disinformazione. Anche per il Senatore Giulio Terzi, già Ambasciatore e Ministro degli Esteri, il lavoro coordinato tra le varie istituzioni è centrale, e ha portato a esempio quanto stanno facendo i Pesi dell'UE, della NATO e del G7 per contrastare la disinformazione e difendersi dai numerosi canali della propaganda dei Paesi autocratici.
Il tema della disinformazione non è nuovo, come ha poi sottolineato il sen. Lucio Malan nella seconda parte della conferenza, il quale ha ricordato la “disinformatia” sovietica ai tempi della guerra fredda che, approfittando della libertà di espressione presente nelle società libere e democratiche, ha avuto modo di attecchire. Motivo in più per mantenere sempre alta la guardia.
Nel corposo intervento del Ministro taiwanese dell'Executive Yuan, Lo Ping-cheng, giunto in italia per l'occasione, è stato possibile approfondire il tema analizzando nel dettaglio quattro specifici argomenti relazionati all'esperienza di Taiwan: (1) La disinformazione e la guerra cognitiva lanciate da Russia e Cina; (2) Il problema della disinformazione affrontato da Taiwan; (3) Le contromisure adottate da Taiwan per contrastare la disinformazione e (4) L'importanza della cooperazione internazionale. In tutti è quattro i punti è stato evidente come i pericoli e i rischi della disinformazione possano colpire anche democrazie molto dinamiche e libere quale è ad esempio Taiwan.
Il terzo e ultimo panel ha visto la partecipazione Po-yu Tseng (co-fondatrice di Kuma Academy ed ex Vice CEO di Doublethink Lab), Joe Holliday (CTO di Microsoft Digital Threat Analysis Center), Andrea Miconi (Professore di Sociologia dei Media all'Università IULM) e, in collegamento da Bruxelles, Maria Chiara Zannini (Information and Communication Officer in Stratcom).
Nel corso di questi quattro interventi, si sono affrontate le metodologie messe in atto per contrastare la disinformazione, evidenziando al contempo non solo la strada compiuta sino ad oggi ma anche quella ancora da compiere e le sfide da affrontare al fine di salvaguardare il bene più prezioso che possediamo: la libertà e la democrazie.
Tra gli ospiti che hanno assistito al convegno (oltre 60 persone) vi erano gli Onorevoli Isabella De Monte, Paolo Formentini e Lorenzo Guerini, i funzionari della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle ambasciate di Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Paesi Bassi, Romania e Svizzera, membri di think tank quali l'Istituto Affari Internazionai, l'Istituto di Studi Politici “S.Pio V”, Limes e ONG come Safeguard Defenders e FIDU.
Fonte: Redazione