OO.II Parigi: amb. Sabbatucci per Giornata Ricerca Italiana nel Mondo
25-04-2025 19:12 - Ambasciate

GD - Parigi, 25 apr. 25 - La Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali a Parigi, su impulso dell'amb. Luca Sabbatucci, ha organizzato due eventi in occasione della Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, iniziativa promossa dalla Farnesina che coinvolge tutta la rete diplomatico-consolare.
Nel quartier generale dell’OCSE, si è svolta una tavola rotonda dedicata alle grandi infrastrutture di ricerca internazionali italiane nel campo della fisica fondamentale. All’evento hanno partecipato i direttori dei principali centri di ricerca attivi sul territorio nazionale, rappresentanti dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), delegati dei Paesi membri e funzionari della direzione scientifica dell’Organizzazione.
Hanno preso la parola sette figure di spicco della ricerca scientifica internazionale: Elena Aprile, direttrice dell’Istituto di Astrofisica della Columbia University (New York); Massimo Carpinelli, direttore del laboratorio Virgo/EGO per lo studio delle onde gravitazionali a Cascina (Pisa); Rosa Coniglione, direttrice scientifica del telescopio per neutrini KM3NeT a Capo Passero; Fernando Ferroni, co-direttore del progetto Einstein Telescope; Paola Gianotti, direttrice dei Laboratori Nazionali di Frascati; Marco Pallavicini, vicepresidente dell’INFN; Enzo Previtali, direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
Il confronto ha permesso di analizzare il ruolo strategico delle grandi infrastrutture nella risposta alle sfide globali più urgenti, con particolare attenzione al loro impatto scientifico, economico, sociale e geopolitico. Sono stati ricordati i risultati più recenti ottenuti in Italia: il telescopio sottomarino per neutrini KM3NeT ha annunciato la rivelazione di neutrini cosmici di energia mai osservata prima, mentre il rivelatore Virgo è stato protagonista delle prime osservazioni di onde gravitazionali.
Durante il dibattito è stato sottolineato come queste strutture rappresentino potenti motori di crescita culturale ed economica, promuovendo l’innovazione, favorendo la collaborazione internazionale e contribuendo allo sviluppo dei territori.
Fonte: Ambasciata
Nel quartier generale dell’OCSE, si è svolta una tavola rotonda dedicata alle grandi infrastrutture di ricerca internazionali italiane nel campo della fisica fondamentale. All’evento hanno partecipato i direttori dei principali centri di ricerca attivi sul territorio nazionale, rappresentanti dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), delegati dei Paesi membri e funzionari della direzione scientifica dell’Organizzazione.
Hanno preso la parola sette figure di spicco della ricerca scientifica internazionale: Elena Aprile, direttrice dell’Istituto di Astrofisica della Columbia University (New York); Massimo Carpinelli, direttore del laboratorio Virgo/EGO per lo studio delle onde gravitazionali a Cascina (Pisa); Rosa Coniglione, direttrice scientifica del telescopio per neutrini KM3NeT a Capo Passero; Fernando Ferroni, co-direttore del progetto Einstein Telescope; Paola Gianotti, direttrice dei Laboratori Nazionali di Frascati; Marco Pallavicini, vicepresidente dell’INFN; Enzo Previtali, direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
Il confronto ha permesso di analizzare il ruolo strategico delle grandi infrastrutture nella risposta alle sfide globali più urgenti, con particolare attenzione al loro impatto scientifico, economico, sociale e geopolitico. Sono stati ricordati i risultati più recenti ottenuti in Italia: il telescopio sottomarino per neutrini KM3NeT ha annunciato la rivelazione di neutrini cosmici di energia mai osservata prima, mentre il rivelatore Virgo è stato protagonista delle prime osservazioni di onde gravitazionali.
Durante il dibattito è stato sottolineato come queste strutture rappresentino potenti motori di crescita culturale ed economica, promuovendo l’innovazione, favorendo la collaborazione internazionale e contribuendo allo sviluppo dei territori.
L’Italia si è confermata un ambiente privilegiato per la ricerca scientifica globale, grazie al know-how consolidato e all’apertura dimostrata nella gestione di infrastrutture strategiche, dai Laboratori del Gran Sasso fino a quelli di Frascati e del Sud.
Oggi si è tenuto un incontro, realizzato in collaborazione con il Consolato Generale a Parigi, che ha avuto come protagonista la fisica al femminile, con la presenza anche quest’oggi di tre scienziate italiane di fama mondiale che stanno plasmando la nostra comprensione dell’universo e che hanno animato anche questo secondo evento. Si tratta di Elena Aprile, pioniera nel campo della fisica delle particelle e leader dell’esperimento per la ricerca della materia oscura XENON, il più grande esperimento collocato nei Laboratori Nazionali sotto il Gran Sasso; Rosa Coniglione, direttrice scientifica del progetto KM3NeT, il rivelatore da 1 kilometro cubo immerso nelle acque al largo di Capo Passero in Sicilia, un esperimento alla frontiera della fisica dei neutrini e delle osservazioni astrofisiche; Paola Gianotti, tra i protagonisti del CERN di Ginevra e delle ricerche sui misteri della materia e dell’antimateria, oggi direttrice dei Laboratori Nazionali di Frascati, il più importante laboratorio nazionale di fisica fondamentale d’Italia.
Le tre scienziate hanno animato una vivace discussione, catturando l'interesse del pubblico con le loro presentazioni sulle iniziative attuali e future nella fisica fondamentale: dai grandi telescopi per neutrini ai rivelatori capaci di trovare la sconosciuta “materia oscura” che domina la composizione dell’universo, fino al futuro Einstein Telescope, il più grande rivelatore di onde gravitazionali mai realizzato, che potrebbe venire collocato in Sardegna.
Da parte sua l'ambasciatore Luca Sabbatucci, a margine degli eventi organizzati dalla Rappresentanza diplomatica italiana a Parigi, ha sottolineato che “l’Italia dispone di un patrimonio scientifico pressoché unico al mondo, costituito da infrastrutture di eccellenza e scienziati di fama mondiale. Con le nostre iniziative, realizzate su impulso della Farnesina, abbiamo voluto celebrare, nel panorama multilaterale parigino, proprio quel che ci rende orgogliosi del nostro sapere scientifico. E lo abbiamo fatto”, ha continuato l’ambasciatore, “anche mettendo in risalto come tale eccellenza si fondi poggi su pilastri solidi, come le scienziate che hanno letteralmente illuminato il pubblico in questi due giorni”.
Oggi si è tenuto un incontro, realizzato in collaborazione con il Consolato Generale a Parigi, che ha avuto come protagonista la fisica al femminile, con la presenza anche quest’oggi di tre scienziate italiane di fama mondiale che stanno plasmando la nostra comprensione dell’universo e che hanno animato anche questo secondo evento. Si tratta di Elena Aprile, pioniera nel campo della fisica delle particelle e leader dell’esperimento per la ricerca della materia oscura XENON, il più grande esperimento collocato nei Laboratori Nazionali sotto il Gran Sasso; Rosa Coniglione, direttrice scientifica del progetto KM3NeT, il rivelatore da 1 kilometro cubo immerso nelle acque al largo di Capo Passero in Sicilia, un esperimento alla frontiera della fisica dei neutrini e delle osservazioni astrofisiche; Paola Gianotti, tra i protagonisti del CERN di Ginevra e delle ricerche sui misteri della materia e dell’antimateria, oggi direttrice dei Laboratori Nazionali di Frascati, il più importante laboratorio nazionale di fisica fondamentale d’Italia.
Le tre scienziate hanno animato una vivace discussione, catturando l'interesse del pubblico con le loro presentazioni sulle iniziative attuali e future nella fisica fondamentale: dai grandi telescopi per neutrini ai rivelatori capaci di trovare la sconosciuta “materia oscura” che domina la composizione dell’universo, fino al futuro Einstein Telescope, il più grande rivelatore di onde gravitazionali mai realizzato, che potrebbe venire collocato in Sardegna.
Da parte sua l'ambasciatore Luca Sabbatucci, a margine degli eventi organizzati dalla Rappresentanza diplomatica italiana a Parigi, ha sottolineato che “l’Italia dispone di un patrimonio scientifico pressoché unico al mondo, costituito da infrastrutture di eccellenza e scienziati di fama mondiale. Con le nostre iniziative, realizzate su impulso della Farnesina, abbiamo voluto celebrare, nel panorama multilaterale parigino, proprio quel che ci rende orgogliosi del nostro sapere scientifico. E lo abbiamo fatto”, ha continuato l’ambasciatore, “anche mettendo in risalto come tale eccellenza si fondi poggi su pilastri solidi, come le scienziate che hanno letteralmente illuminato il pubblico in questi due giorni”.
Fonte: Ambasciata