ONU: moratoria pena di morte; Tajani: “successo diplomazia italiana”
17-12-2024 21:18 - Farnesina
GD - New York, 17 dic. 24 - É stata adottata oggi dall'Assemblea Generale dell'ONU la decima Risoluzione biennale per una moratoria universale sulla pena di morte. “L'adozione della Risoluzione è un grande successo. Questo importante traguardo è frutto del negoziato promosso dal nostro Paese insieme all'Argentina, a nome di una task force interregionale composta da oltre quaranta Stati”, ha detto il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani.
Fonte: Ministero degli Esteri
Rispetto al 2022, si è registrato un significativo aumento dei sostegni. I 130 voti favorevoli, tra cui quello dell'Italia, rappresentano un primato nel numero dei consensi e un chiaro segnale della comunità internazionale verso un graduale superamento di questa pratica ingiusta e disumana.
Nel ringraziare le strutture ministeriali e la rete diplomatica italiana, a partire dalla Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite a New York, il Ministro Tajani ha evidenziato come tale successo sia stato possibile grazie alla stretta collaborazione con le principali organizzazioni della società civile, tra cui Amnesty International Italia, la Comunità di Sant'Egidio e Nessuno Tocchi Caino.
La risoluzione adottata quest'anno introduce inoltre importanti novità. Tra queste, il riferimento alle “Regole di Bangkok” per la tutela delle donne detenute e un linguaggio più incisivo sulla necessità di trasparenza nella pubblicazione dei dati da parte dei Paesi che applicano la pena di morte.
L'Italia, alla luce del preoccupante aumento delle condanne e delle esecuzioni nei Paesi che ancora applicano la pena capitale, ribadisce con forza la propria ferma e incondizionata opposizione ad una pratica così crudele e disumana che non solo si è dimostrata inefficace come deterrente contro il crimine, ma rende irreparabile ogni errore giudiziario, con conseguenze tragiche e irreversibili.
Nel ringraziare le strutture ministeriali e la rete diplomatica italiana, a partire dalla Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite a New York, il Ministro Tajani ha evidenziato come tale successo sia stato possibile grazie alla stretta collaborazione con le principali organizzazioni della società civile, tra cui Amnesty International Italia, la Comunità di Sant'Egidio e Nessuno Tocchi Caino.
La risoluzione adottata quest'anno introduce inoltre importanti novità. Tra queste, il riferimento alle “Regole di Bangkok” per la tutela delle donne detenute e un linguaggio più incisivo sulla necessità di trasparenza nella pubblicazione dei dati da parte dei Paesi che applicano la pena di morte.
L'Italia, alla luce del preoccupante aumento delle condanne e delle esecuzioni nei Paesi che ancora applicano la pena capitale, ribadisce con forza la propria ferma e incondizionata opposizione ad una pratica così crudele e disumana che non solo si è dimostrata inefficace come deterrente contro il crimine, ma rende irreparabile ogni errore giudiziario, con conseguenze tragiche e irreversibili.
Fonte: Ministero degli Esteri