Russia: F. Bigazzi, "Gorbaciov per primo temeva guerra civile in Ucraina"

18-04-2025 15:22 -

GD - Firenze, 18 apr. 25 – Arriva a breve in libreria il saggio del giornalista Francesco Bigazzi che spazia dagli anni dell'ex URSS all'attuale "militocrazia" e svela che "Gorbaciov per primo temeva guerra civile in Ucraina".
"Il fallimento della Perestroika, lo smembramento dell'URSS, le devastanti turbolenze spesso sfociate in vere e proprie guerre civili, sono alla base della situazione attuale in alcune Repubbliche dell'ex Unione Sovietica. Questo anche a causa della promessa non mantenuta ('broken promise') fatta nel 1990 dagli USA a Gorbaciov, che non voleva firmare il nuovo trattato dell'Unione per paura, tra l'altro, di una guerra civile in Ucraina". È ciò che afferma Francesco Bigazzi, già capo redazione dell'ANSA a Mosca e ora corrispondente per testate nazionali, nel suo nuovo saggio "Gorbaciov. La beffa e il tradimento", Mauro Pagliai Editore, in libreria da maggio.
Il testo racconta gli ultimi anni dell'Unione Sovietica, dalla Perestroika fino alla caduta del Muro di Berlino e alla fine della Guerra Fredda, in una narrazione arricchita da interviste esclusive, come quella rilasciata all'autore dall'ex primo ministro Valentin Pavlov nel 1991, all'indomani del "golpe balneare" contro Gorbaciov. Ampio spazio hanno inoltre le riflessioni sulla Russia di oggi: si spiega ad esempio la nascita della "militocrazia" in base ai dati forniti dalla prof. Olga Kryshtanovskaja, dell'Istituto di Sociologia dell'Accademia Russa delle Scienze. Dal 1988 fino al primo decennio del 2000, infatti, il numero dei militari e dei paramilitari è cresciuto di sette volte nelle alte sfere dello Stato, e di ben dodici volte nei vertici del potere. Un fenomeno che assume un ritmo particolarmente intenso sotto la presidenza di Vladimir Putin: oggi la componente 'forte' dell'élite politica russa si avvicina all'80 per cento.
Si può, dunque, affermare che i militari abbiano di fatto preso il potere in Russia? "Non hanno dovuto prendere nulla", ha spiegato Bigazzi. "Sono stati semplicemente chiamati dalla vecchia classe politica spaventata dall'eventualità di sviluppi imprevedibili".
Secondo la scheda editoriale, in queste pagine un osservatore privilegiato della società russa racconta gli ultimi anni dell'Unione Sovietica, dalla Perestroika fino alla caduta del Muro di Berlino e alla fine della Guerra Fredda e al centro di tutto c'è la figura di Mikhail Gorbaciov, segretario del Partito Comunista autore di una svolta storica ancora discussa al giorno d'oggi.
Nel testo spiccano le interviste ai grandi protagonisti di quella stagione come Andrej Gromyko, allora presidente del Soviet Supremo; Tatyana Zaslavskaja, sociologa e ispiratrice dell'onda di rinnovamento; o Vladimir Krju?kov, storico direttore del KGB. Le riflessioni dell'autore, unite alle voci dei testimoni, compongono un affresco di ampio respiro che arriva fino al tempo presente, mostrandoci la realtà di un paese segnato dal rinnovato sentimento religioso e dalla "militocrazia" che ha visto una brusca accelerazione con l'elezione di Vladimir Putin.
Dopo una iniziale carriera nel mondo del giornalismo, il primo incarico di rilievo di Francesco Bigazzi è stato a capo dell'ufficio dell'agenzia di stampa italiana ANSA in Polonia dal 1980 al 1985, poi capo dell'ufficio ANSA a Mosca dal 1985 al 1991. Dal 1990 al 1996 è stato corrispondente del quotidiano "Il Giorno" per la Russia e l'Europa dell'Est; fino ad oggi, corrispondente del settimanale "Panorama". Ha svolto inoltre l'attività di consulente editoriale per la casa editrice Mondadori in Russia e nell'Europa dell'Est.
"Gorbaciov: La beffa e il tradimento", di Francesco Bigazzi, edito da Mauro Pagliai nella collana VS Verità Scomode, 2025, Pagine: 204 - Prezzo: 14 €


Fonte: Redazione