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L’Arabia Saudita, hub logistico del commercio globale?

06-11-2024 18:39 - Opinioni
Riad Riad
GD - Roma, 6 nov. 24 - Nel corso del Forum sulla logistica globale, tenutosi a metà ottobre a Riad, capitale saudita, è emersa la chiara ambizione dell'Arabia Saudita di diventare un hub globale del commercio entro il 2030, avendo intenzione di investire 267 miliardi di dollari nel settore della logistica.
Secondo il ministro saudita per i Trasporti ed i Servizi di Logistica, Saleh bin Nasser Al-Jasser, oltre 50 miliardi di dollari (dei 267 preventivati), sono già stati investiti per ammodernare le infrastrutture, renderle sostenibili in una prospettiva ambientale in modo da legittimare la monarchia saudita come principale centro logistico mediorientale.
Il piano programmatico nazionale per il trasporto e la logistica è stato fortemente voluto e promosso dal Principe Mohammed bin Salman, come parte integrante del programma Vision 2030, che ha come obiettivi principali la modernizzazione del regno e la diversificazione economica, in modo da ridurre la dipendenza dalle esportazioni di idrocarburi: lo sviluppo di una rete logistica integrata contribuirà al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo di Riad.
Nel suo discorso il ministro saudita ha messo in evidenza come il sistema della logistica globale sia attualmente estremamente vulnerabile a causa delle minacce di interruzione lungo le catene di approvvigionamento - legate a tensioni geopolitiche, instabilità economica - condizioni che rallentano la circolazione delle merci e lo sviluppo globale.
Nel discorso non sono inoltre mancati riferimenti sull'impegno saudita in tema di sostenibilità e di riduzione delle emissioni inquinanti (nonostante il Regno sia tra i principali Paesi produttori ed esportatori di petrolio al mondo, fonte della ricchezza nazionale) attraverso la Saudi Green Initiative: nel settore dei trasporti, il crescente utilizzo della rete ferroviaria nazionale ha determinato una drastica riduzione delle emissioni inquinanti. In una prospettiva strategica, il successo di questo piano di investimenti rafforzerebbe la posizione dell'Arabia Saudita come hub logistico globale, promuovendo la connettività tra tre continenti, Asia, Africa ed Europa.
La monarchia saudita dovrebbe sfruttare questo ruolo di hub logistico nell'ambito del progetto di corridoio di trasporto IMEC, proposto nel 2023, che dovrebbe creare una rotta commerciale dall'India all'Europa attraversando il Medio Oriente. Tuttavia, la centralità saudita e le enormi capacità di investimento programmate rendono gli sforzi volti a promuovere la connettività globale particolarmente attraenti anche per altri attori geopolitici.
Durante il forum, la Cina ha annunciato un accordo di collaborazione con l'Arabia Saudita per la creazione di una Zona Economica Speciale ZES la cui costruzione dovrebbe iniziare nel prossimo anno, in linea con gli obiettivi di diversificazione economica enunciati nel piano Vision 2030. La ZES verrà creata nello spazio circostante l'aeroporto internazionale King Salman di Riad e verrà sviluppata in quattro fasi per la durata di 12 anni.
Secondo i promotori sino-sauditi l'obiettivo quello di creare un ecosistema integrato che includa ed attragga imprese globali e compagnie internazionali (non solo grossisti, rivenditori e produttori industriali provenienti dalla Cina), capaci di creare all'interno della ZES centri di produzione manifatturiera e che collaborino con le imprese saudite per produrre beni in loco da esportare nei mercati globali, contribuendo all'obiettivo della diversificazione economica.

Fabio Indeo
ISIA Istituto Italiano per l'Asia


Fonte: ISIA
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