La rinnovata cooperazione tra Indonesia e Cina
02-12-2024 08:00 - Opinioni
I presidenti di Indonesia e Cina
GD - Roma, 2 dic. 24 - La visita del neo-eletto presidente indonesiano Subianto a Pechino, primo viaggio all’estero del suo mandato presidenziale, testimonia la volontà politica di rinsaldare i legami e le relazioni economiche tra le due nazioni. Nonostante l’Indonesia persegua da sempre una politica estera di equidistanza tra Cina e Stati Uniti - le due superpotenze mondiali impegnate nella competizione geopolitica nel quadrante Indo-Pacifico - Pechino rappresenta il principale partner commerciale per Giacarta, oltre che primo investitore nello sviluppo di progetti infrastrutturali, energetici e industriali.
Fonte: ISIA
Nel corso del meeting bilaterale i due presidenti hanno siglato accordi per un valore di 10 miliardi di dollari, incentrati su infrastrutture, energia pulita, tecnologia digitale, agricoltura, con una particolare attenzione volta a rafforzare la collaborazione in settori chiave come la produzione di autoveicoli ibridi, batterie al litio, pannelli fotovoltaici.
È stato inoltre siglata una partnership sulle risorse minerarie verdi, in modo che i due Paesi supportino le rispettive strategie per la transizione energetica fondata sulle rinnovabili: tuttavia, occorre sottolineare la valenza strategica di questo accordo in quanto l’’Indonesia detiene le seconde maggiori riserve di nichel al mondo, minerale fondamentale per lo sviluppo della tecnologia verde.
Le relazioni economico-commerciali tra Giacarta e Pechino si sono sviluppate fortemente durante la precedente presidenza Widodo, soprattutto per la posizione geopolitico-strategica dell’arcipelago indonesiano nella strategia cinese della Belt and Road Initiative: ad esempio, investimenti miliardari cinesi hanno permesso la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità tra Giacarta e Bandung, inaugurata nell'ottobre 2023, ed il progetto Cirata, la maggiore centrale solare galleggiante del Sud Est asiatico, collocata a 130 km dalla capitale.
Il corridoio ferroviario di 142 km Giacarta-Bandung venne avviato nel 2016, in modo da ridurre i tempi di trasporto tra queste due città da tre ore a 40 minuti: la Chinese Development Bank ha investito il 75% del costo totale del progetto (7,3 miliardi di dollari). Questa tratta è concepita come parte di un corridoio ferroviario di oltre 700 km destinato a tagliare trasversalmente l’isola di Giava collegando l’attuale capitale Giacarta con Surabaya, la seconda città più popolosa, nella parte orientale dell’isola.
Le relazioni economico-commerciali tra Giacarta e Pechino si sono sviluppate fortemente durante la precedente presidenza Widodo, soprattutto per la posizione geopolitico-strategica dell’arcipelago indonesiano nella strategia cinese della Belt and Road Initiative: ad esempio, investimenti miliardari cinesi hanno permesso la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità tra Giacarta e Bandung, inaugurata nell'ottobre 2023, ed il progetto Cirata, la maggiore centrale solare galleggiante del Sud Est asiatico, collocata a 130 km dalla capitale.
Il corridoio ferroviario di 142 km Giacarta-Bandung venne avviato nel 2016, in modo da ridurre i tempi di trasporto tra queste due città da tre ore a 40 minuti: la Chinese Development Bank ha investito il 75% del costo totale del progetto (7,3 miliardi di dollari). Questa tratta è concepita come parte di un corridoio ferroviario di oltre 700 km destinato a tagliare trasversalmente l’isola di Giava collegando l’attuale capitale Giacarta con Surabaya, la seconda città più popolosa, nella parte orientale dell’isola.
Oltre a contribuire alla crescita economica nazionale indonesiana, il corridoio ha un peso nella strategia di connettività regionale, sia in ambito ASEAN che nella prospettiva cinese, in quanto rientra in quell’architettura infrastrutturale regionale che include il Pan Asian Railway Network, corridoio ferroviario tra Cina, Laos, Thailandia, Malesia e Singapore. L’elettrificazione del corridoio ferroviario consente inoltre di ridurre l’impatto ambientale delle emissioni inquinanti.
I due presidenti Subianto e Xi Jinping hanno inoltre concluso un altro importante accordo: una dichiarazione di intenti per lo sviluppo congiunto delle risorse (minerarie ed ittiche) presenti nelle contese acque territoriali del Mar Cinese Meridionale, nel caso sino-indonesiano rappresentato dalle Isole Natuna, che rientrano nella zona economica-marittima esclusiva, ma che sono reclamate anche dalla Cina in virtù della strategia cinese della “nine-dash line”.
Il ruolo dell’Indonesia nel quadrante geopolitico indo-pacifico è destinato a rafforzarsi, grazie alle buone relazioni con le due superpotenze Cina e Stati Uniti in competizione tra loro, soprattutto per la posizione strategica dell’arcipelago, relativamente al controllo e alla sicurezza delle rotte marittime che connettono l’Oceano Indiano con l’Oceano Pacifico in quanto controlla (con Singapore) lo stretto di Malacca (checkpoint energetico-commerciale), ma anche altri due stretti rilevanti come Lombok e Sonda, in territorio indonesiano.
I due presidenti Subianto e Xi Jinping hanno inoltre concluso un altro importante accordo: una dichiarazione di intenti per lo sviluppo congiunto delle risorse (minerarie ed ittiche) presenti nelle contese acque territoriali del Mar Cinese Meridionale, nel caso sino-indonesiano rappresentato dalle Isole Natuna, che rientrano nella zona economica-marittima esclusiva, ma che sono reclamate anche dalla Cina in virtù della strategia cinese della “nine-dash line”.
Il ruolo dell’Indonesia nel quadrante geopolitico indo-pacifico è destinato a rafforzarsi, grazie alle buone relazioni con le due superpotenze Cina e Stati Uniti in competizione tra loro, soprattutto per la posizione strategica dell’arcipelago, relativamente al controllo e alla sicurezza delle rotte marittime che connettono l’Oceano Indiano con l’Oceano Pacifico in quanto controlla (con Singapore) lo stretto di Malacca (checkpoint energetico-commerciale), ma anche altri due stretti rilevanti come Lombok e Sonda, in territorio indonesiano.
Fabio Indeo
Analista di geopolitica
ISIA Istituto Italiano per l'Asia
ISIA Istituto Italiano per l'Asia
Fonte: ISIA