Italia–India: accordo su cultura nell’anniversario di Mahatma Gandhi
03-10-2021 09:26 - Arte, cultura, turismo
GD - Varanasi, 3 ott. 21 - In occasione della Giornata Internazionale della Non Violenza, indetta per il 2 ottobre dalle Nazioni Unite, e del 152° Anniversario della nascita di Mahatma Gandhi (1869-1948), nella città di Varanasi in India si sono svolte importanti celebrazioni che hanno visto l’Italia dialogare con l’India sul ruolo della cultura e il futuro delle giovani generazioni.
Fonte: Olimpia Niglio
In particolare, la W.H. Memorial Smith School con Rotary Club Varanasi South, Rotary Club Harmony, HelpAge India & Interact Club, hanno sottoscritto un “Memorandum of Understanding” per l’applicazione del programma pedagogico “Reconnecting with your culture”, metodo elaborato dall’italiana Olimpia Niglio e che preside questo programma a livello internazionale.
Le celebrazioni, che cono coincise anche con la festività del “Day of Elderly Parents” (ossia dei Genitori anziani, i nonni), hanno avuto inizio con un omaggio floreale al Mahatma Gandhi (1869-1948) e Lal Bahadir Shastri (1904-1966) seguito dall’inno nazionale. In collaborazione con HelpAge India, Rotary Club Varanasi South, Rotary Club Harmony e Interact Club, il programma ha visto la presenza di illustri ospiti come il professore Kamlakar Tripathi, dell’Istituto di Scienze Mediche, i rispettivi presidenti dei circoli Rotary Club e in particolare il professore Rana P.B. Singh, Presidente RWYC Asia (Reconnecting with your culture, India) e Presidente ACLA (Asian Cultural Landscape Association; Corea-India).
L’incontro è stato presieduto dalla dott. Anita Pauline Dey, preside della W.H. Memorial Smith School, che ha sostenuto l’importanza di organizzare progetti in grado di sensibilizzare il paese e i bambini verso la cultura locale e nonché di riconnettersi con le tradizioni familiari e quindi di favorire il dialogo intergenerazionale. In particolare, la preside ha sottolineato che “è dovere delle scuole quello di colmare il divario tra anziani e nuova generazione attraverso la valorizzazione della cultura locale in modo che tutti possano beneficiare, reciprocamente sotto l’ombrello di RWYC, delle potenzialità delle risorse culturali”.
Il prof. Rana P. B. Singh ha presentato il programma e tutti gli aspetti fondamentali della sua applicazione e la guida internazionale condotta dalla prof. Olimpia Niglio che da molti anni lavora come accademico all’estero, ma che è anche impegnata in molti progetti educativi e sociali.
L’incontro è stato presieduto dalla dott. Anita Pauline Dey, preside della W.H. Memorial Smith School, che ha sostenuto l’importanza di organizzare progetti in grado di sensibilizzare il paese e i bambini verso la cultura locale e nonché di riconnettersi con le tradizioni familiari e quindi di favorire il dialogo intergenerazionale. In particolare, la preside ha sottolineato che “è dovere delle scuole quello di colmare il divario tra anziani e nuova generazione attraverso la valorizzazione della cultura locale in modo che tutti possano beneficiare, reciprocamente sotto l’ombrello di RWYC, delle potenzialità delle risorse culturali”.
Il prof. Rana P. B. Singh ha presentato il programma e tutti gli aspetti fondamentali della sua applicazione e la guida internazionale condotta dalla prof. Olimpia Niglio che da molti anni lavora come accademico all’estero, ma che è anche impegnata in molti progetti educativi e sociali.
La Smith School durante le celebrazioni ha anche premiato alcuni anziani e ha fortemente motivato i professori e gli studenti ad applicare il programma RWYC perché la cultura è alla base dello sviluppo delle comunità e quindi dei territori. Un altro importante tassello che vede in prima linea il dialogo tra culture e la concreta applicazione di progetti di diplomazia culturale.
Fonte: Olimpia Niglio