27 Luglio 2024
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Istituto Archeologico Germanico: scavi archeologici in Italia e Tunisia

05-07-2024 12:26 - Arte, cultura, turismo
GD - Roma, 5 lug. 24 - Il DAI Istituto Archeologico Germanico di Roma a fine luglio apre la stagione degli scavi in Italia e Tunisia. Da luglio a settembre i ricercatori lavoreranno insieme a numerose istituzioni partner tedesche, italiane e tunisine a Roma sul Campidoglio, a Ostia, a Castiglione della Pescaia e ad Abbir Cella.
Aprono la serie di scavi i lavori a Ostia antica. Dallo scorso anno il vicedirettore dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma, Norbert Zimmermann, scava a Ostia Antica insieme a Sabine Feist, archeologia cristiana dell'Università di Bonn; Michael Heinzelmann, archeologia classica, Università di Colonia), con il finanziamento della Deutsche Forschungsgemeinschaft (progetto numero 507752214), in collaborazione con Emanuela Borgia (Dipartimento di Scienze dell'Antichità, Sapienza Università di Roma) e il Parco Archeologico di Ostia Antica. L'équipe internazionale sta conducendo un ampio scavo
nell’area della chiesa episcopale di Ostia con studenti di tutte e tre le università e quest'anno anche del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana (PIAC). La cattedrale di Ostia è l'unica chiesa fatta costruire da Costantino il Grande a non essere stata modificata successivamente, e offre quindi una quadro unico della struttura delle prime chiese. Nel 2024 l'attenzione si concentrerà sulla parte occidentale della chiesa. I lavori dello scorso anno nella parte orientale della chiesa hanno già fornito importanti informazioni sulla costruzione dell'abside e sulle varie fasi di utilizzo.
Ad Abbir Cella Stefano Cespa sta conducendo dal 2018 ricerche su un’area della città antica insieme all'INP Institut National du Patrimoine di Tunisi e all'Università di Tubinga, finanziate dal DAI di Roma. Sono in corso di scavo un edificio pubblico e un monumento, probabilmente identificabile con il teatro romano della città. Durante la campagna di questo settembre verranno ulteriormente analizzati anche i reperti dello scavo dello scorso anno, durante il quale sono stati portati alla luce numerosi pregiati pavimenti policromi a mosaico e un bacino semicircolare decorato con un mosaico con raffigurazionedi pesci. Le indagini nell'area circostante la città hanno anche rivelato tracce dei confini dei lotti di epoca romana, che formavano una griglia regolare rettangolare.
Nell'ambito del "Progetto Prile", quest'autunno è prevista a Castiglione della Pescaia (Grosseto) una campagna di carotaggi in collaborazione con l'Istituto di Scienze Geografiche della Freie Universität di Berlino. Dal 2016 Camilla Colombi sta conducendo ricerche sull'antico insediamento e sul paleoambiente della sponda settentrionale della laguna, ora insabbiata, nei pressi di Grosseto. Il lavoro finanziato dall’Istituto Archeologico Germanico ha portato a una nuova ricostruzione dell'antica laguna presso Vetulonia e alla scoperta di un esteso complesso etrusco non lontano dalla sua riva. La campagna 2024 mira a completare la ricostruzione della riva lagunare mediante carotaggi. Il progetto di ricerca è sostenuto da una collaborazione con il Comune di Castiglione della Pescaia.
Per l'estate sono previsti ulteriori lavori sul Campidoglio. L'Istituto di Corrispondenza Archeologica, fondato a Roma in Campidoglio nel 1829, è il precursore dell'odierno Istituto Archeologico Germanico che opera a livello mondiale.
I pilastri del DAI di Roma sono la sua famosa biblioteca di consultazione, la fototeca, i forum di discussione e le attività di ricerca e pubblicazione scientifica. Oltre ai progetti di scavo e di studio, sono al centro dell’interesse dei ricercatori del DAI anche le immagini nell’antichità e l’architettura antica. Tra le tematiche affrontate vi sono la religiosità antica, il rapporto con la morte, la mobilità e lo scambio culturale, l'interazione tra uomo e ambiente e la pianificazione urbana. Inoltre – anche sulla base del patrimonio archivistico del DAI – la storia dell’archeologia.
La redazione si propone di raccogliere e pubblicare regolarmente le scoperte archeologiche nel campo dell'archeologia in Italia e in Nord Africa. L'istituto offre quindi a studiosi tedeschi, italiani e di tutto il mondo un luogo per la generazione di conoscenza, lo scambio scientifico e, non da ultimo, la formazione di giovani studiosi.
I 195 anni di presenza nel Paese che ci ospita, l'Italia, hanno creato una fiducia che costituisce il fondamento di tutti i progetti di ricerca del Germanico di Roma. Allo stesso tempo il Dipartimento di Roma è un importante pilastro delle relazioni culturali italo-tedesche.


Fonte: DIA
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