Iran: presentazione “Donne, Libertà e Diritti umani in Iran" in Senato
16-02-2023 10:59 - Agenda
GD - Roma, 16 feb. 23 - La conferenza stampa della Fondazione Luigi Einaudi di presentazione dell'iniziativa “Donne, Libertà e Diritti umani in Iran”, si terrà martedì 21 febbraio, alle ore 15.00, nella Sala Nassirya del Senato della Repubblica italiana.
Tra gli speakers, porteranno il loro significativo contributo all’evento due importanti volti dell’Iran libero, due attivisti che lottano in nome dei diritti fondamentali del popolo iraniano: Masih Alinejad, l’esponente femminile più importante attualmente in campo contro il regime della Repubblica Islamica iraniana, e Hamed Esmaeilion, portavoce dell’associazione vittime dei familiari del volo PS752, abbattuto l’8 gennaio 2020 su ordine dei Pasdaran.
Nel corso dell’incontro, Andrea Cangini, segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi, presenterà il manifesto “Per un Iran libero”, un breve testo edito dalla Fondazione Luigi Einaudi che verrà divulgato alla stampa e che sarà possibile sottoscrivere sul nostro sito.
Cangini ha sottolineato che "come Fondazione Luigi Einaudi, siamo orgogliosi di portare avanti questa iniziativa; è un dovere morale e civile, ancor prima che politico. Da più di cinque mesi su tutto il territorio iraniano dilagano mobilitazioni e proteste della società civile. Le donne (ma anche migliaia di giovani) dell’Iran manifestano in difesa dei propri diritti fondamentali, tra tutti quello di essere considerate esseri umani e non oggetti, quello di essere protagoniste della loro vita e non figure ancillari. Jin, Jian, Azadi. Donna, vita, libertà: il loro motto è anche il nostro".
A queste manifestazioni, teoricamente tutelate dalla Costituzione della Repubblica islamica dell’Iran, l’autorità suprema del Paese, rappresentata dal 1989 da Ali Khamenei, risponde con la più violenta repressione: ad oggi sono state eseguite decine di condanne a morte e migliaia di manifestanti – donne, giovani, bambini – sono stati arrestati.
L’accesso alla sala – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima. Per accreditarsi, scrivere a: accrediti.stampa@senato.it
Fonte: Redazione
Tra gli speakers, porteranno il loro significativo contributo all’evento due importanti volti dell’Iran libero, due attivisti che lottano in nome dei diritti fondamentali del popolo iraniano: Masih Alinejad, l’esponente femminile più importante attualmente in campo contro il regime della Repubblica Islamica iraniana, e Hamed Esmaeilion, portavoce dell’associazione vittime dei familiari del volo PS752, abbattuto l’8 gennaio 2020 su ordine dei Pasdaran.
Nel corso dell’incontro, Andrea Cangini, segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi, presenterà il manifesto “Per un Iran libero”, un breve testo edito dalla Fondazione Luigi Einaudi che verrà divulgato alla stampa e che sarà possibile sottoscrivere sul nostro sito.
Cangini ha sottolineato che "come Fondazione Luigi Einaudi, siamo orgogliosi di portare avanti questa iniziativa; è un dovere morale e civile, ancor prima che politico. Da più di cinque mesi su tutto il territorio iraniano dilagano mobilitazioni e proteste della società civile. Le donne (ma anche migliaia di giovani) dell’Iran manifestano in difesa dei propri diritti fondamentali, tra tutti quello di essere considerate esseri umani e non oggetti, quello di essere protagoniste della loro vita e non figure ancillari. Jin, Jian, Azadi. Donna, vita, libertà: il loro motto è anche il nostro".
A queste manifestazioni, teoricamente tutelate dalla Costituzione della Repubblica islamica dell’Iran, l’autorità suprema del Paese, rappresentata dal 1989 da Ali Khamenei, risponde con la più violenta repressione: ad oggi sono state eseguite decine di condanne a morte e migliaia di manifestanti – donne, giovani, bambini – sono stati arrestati.
L’accesso alla sala – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima. Per accreditarsi, scrivere a: accrediti.stampa@senato.it
Fonte: Redazione
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