Interscambio Italia-Germania 2024: -4%, ma segnali di ripresa per 2025
17-03-2025 15:36 - Economia


GD - Milano, 17 mar. 25 – L'interscambio commerciale tra Italia e Germania nel 2024 ha registrato un valore di 156 miliardi di euro, con una flessione del 4% rispetto all'anno precedente. “Nonostante il calo, si confermano livelli storicamente elevati, a dimostrazione della solidità della relazione economica tra i due Paesi accresciutasi in particolare durante la pandemia e la crisi energetica seguita all'invasione dell'Ucraina”, ha spiegato Jörg Buck, consigliere delegato della Camera di Commercio Italo-Germanica AHK Italien. “Il risultato di quest'anno è il terzo più alto di sempre e dimostra la solidità dei rapporti. La contrazione è dovuta principalmente al rallentamento dell'export italiano, influenzato dalla debolezza della domanda tedesca. Nonostante ciò, alcuni segnali sono incoraggianti, e la maggior parte delle nostre aziende si aspetta una chiara ripresa nel secondo semestre del 2025”.
Nonostante i principali settori mostrino trend negativi per effetto del rallentamento tedesco, è infatti possibile notare interessanti segnali per il 2025:
L'agroalimentare continua a crescere, con un +9% nel 2024 dopo il +10% del 2023.La chimica di base mostra una timida ripresa (+0,76%), con incrementi in gomma e plastica (+1,06%), segno di una stabilizzazione della domanda.
Fonte: AHK Italien
Nonostante i principali settori mostrino trend negativi per effetto del rallentamento tedesco, è infatti possibile notare interessanti segnali per il 2025:
L'agroalimentare continua a crescere, con un +9% nel 2024 dopo il +10% del 2023.La chimica di base mostra una timida ripresa (+0,76%), con incrementi in gomma e plastica (+1,06%), segno di una stabilizzazione della domanda.
L'automotive ha registrato un +6,4% rispetto a dicembre 2024.I settori energivori hanno visto un incremento del +3,4%.Già tra novembre 2024 e gennaio 2025, inoltre, la produzione industriale in Germania ha mostrato segnali positivi, con un aumento superiore ai livelli del trimestre precedente.
Sul piano territoriale, la Lombardia resta il fulcro dell'interscambio, e vale da sola un terzo degli scambi totali, con 52 mld di euro. In Germania, la Baviera torna in testa tra i Länder più attivi (27 mld), superando di poco il Baden-Württemberg, penalizzato dalla crisi dell'auto. In Italia, rimango rilevanti il Veneto (23 mld) e l'Emilia-Romagna (18 mld).
Uno dei fattori di maggiore incertezza per il 2025 riguarda l'impatto dei dazi americani, che potrebbero colpire settori strategici dell'interscambio italo-tedesco.
Italia e Germania rappresentano il 42,5% dell'export UE verso gli USA, per un valore di 226 miliardi di euro nel 2024.I dazi riguarderanno scambi per almeno 49,5 miliardi di euro, con effetti diretti su automotive e siderurgia, oltre a ripercussioni su alcuni prodotti agroalimentari. Il settore più esposto è l'automotive tedesco, che ha esportato verso gli USA per 34 miliardi di euro nel 2024.Secondo un sondaggio condotto a gennaio tra le aziende della Camera di Commercio Italo-Germanica, il 60% degli intervistati ritiene che i dazi possano determinare una rimodulazione a lungo termine dei rapporti economici tra UE e Stati Uniti.
“In uno scenario sempre più complesso", ha dichiarato Monica Poggio, presidente di AHK Italien, "Italia e Germania devono rafforzare la cooperazione economica e industriale per affrontare le sfide. È essenziale lavorare su tre priorità: contenimento dei costi energetici, snellimento burocratico e attrazione degli investimenti, anche attraverso una maggiore integrazione europea, come suggerito dai report Draghi e Letta. Nel lungo periodo, dobbiamo puntare su settori chiave per l'innovazione, con strategie comuni su intelligenza artificiale, transizione verde e manifattura avanzata. Il Piano d'Azione bilaterale tra Italia e Germania rappresenta uno strumento fondamentale per rafforzare questa collaborazione e garantire competitività alle nostre imprese”.
Sul piano territoriale, la Lombardia resta il fulcro dell'interscambio, e vale da sola un terzo degli scambi totali, con 52 mld di euro. In Germania, la Baviera torna in testa tra i Länder più attivi (27 mld), superando di poco il Baden-Württemberg, penalizzato dalla crisi dell'auto. In Italia, rimango rilevanti il Veneto (23 mld) e l'Emilia-Romagna (18 mld).
Uno dei fattori di maggiore incertezza per il 2025 riguarda l'impatto dei dazi americani, che potrebbero colpire settori strategici dell'interscambio italo-tedesco.
Italia e Germania rappresentano il 42,5% dell'export UE verso gli USA, per un valore di 226 miliardi di euro nel 2024.I dazi riguarderanno scambi per almeno 49,5 miliardi di euro, con effetti diretti su automotive e siderurgia, oltre a ripercussioni su alcuni prodotti agroalimentari. Il settore più esposto è l'automotive tedesco, che ha esportato verso gli USA per 34 miliardi di euro nel 2024.Secondo un sondaggio condotto a gennaio tra le aziende della Camera di Commercio Italo-Germanica, il 60% degli intervistati ritiene che i dazi possano determinare una rimodulazione a lungo termine dei rapporti economici tra UE e Stati Uniti.
“In uno scenario sempre più complesso", ha dichiarato Monica Poggio, presidente di AHK Italien, "Italia e Germania devono rafforzare la cooperazione economica e industriale per affrontare le sfide. È essenziale lavorare su tre priorità: contenimento dei costi energetici, snellimento burocratico e attrazione degli investimenti, anche attraverso una maggiore integrazione europea, come suggerito dai report Draghi e Letta. Nel lungo periodo, dobbiamo puntare su settori chiave per l'innovazione, con strategie comuni su intelligenza artificiale, transizione verde e manifattura avanzata. Il Piano d'Azione bilaterale tra Italia e Germania rappresenta uno strumento fondamentale per rafforzare questa collaborazione e garantire competitività alle nostre imprese”.
Fonte: AHK Italien
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