Forum bilaterale MIMIT-BMWK: Buck, “dialogo pubblico-privato per politica industriale”
25-11-2024 14:42 - Economia
Jörg Buck consigliere delegato Camera Commercio Italia Germania
GD - Berlino, 25 nov. 24 – Il consigliere delegato della Camera di Commercio Italo-Germanica AHK Italien, Jörg Buck, ha preso parte al forum bilaterale tra il Mimit e il Ministero tedesco per l'economia e la protezione climatica BMWK, presieduto dai ministri Habeck e Urso. L'incontro, che rientra nei forum bilaterali previsti dal piano d'azione italo-tedesco firmato un anno fa dai due governi, ha coinvolto anche le rappresentanze dell'industria e delle realtà produttive.
Tra le priorità segnalate da AHK Italien, quella di stabilire un proficuo dialogo pubblico-privato per costruire una politica industriale in grado di affrontare le trasformazioni in corso, mobilitando investimenti: «Stiamo attraversando una fase delicata, nella quale serve più coordinamento a diversi livelli. Sul piano bilaterale, tra i nostri due Paesi, e naturalmente multilaterale, a livello europeo. In modo cruciale, sul piano degli attori coinvolti, con una rinnovata partnership tra pubblico e privato, sulla scorta di quanto previsto anche dal Piano d'Azione italo-tedesco», ha spiegato Jörg Buck.
«Occorrono, in altri termini, strategie coordinate e sostegno politico. La dimensione decisiva è quella europea, con la strutturazione di una politica industriale comune che dovrà prevedere un forte sostegno pubblico a settori strategici: dall'energia all'IA, fino a spazio e difesa. Nel contesto globale, serve rilanciare l'innovazione e la competitività europea e, anche sulla base del monito che ci è giunto da Mario Draghi, si tratta di varare investimenti importanti e di mobilitare quanto prima le risorse necessarie. Come Italia e Germania valiamo il 6% del Pil globale, come Europa il 17%: abbiamo tutte le potenzialità per gestire questo processo, ma serve agire in modo rapido e mirato», ha detto ancora Buck.
Nel primo semestre di quest'anno il commercio tra i due Paesi è calato di circa il 7% rispetto allo stesso periodo del 2023. A livello settoriale, perdono terreno soprattutto il chimico-farmaceutico e la siderurgia, con cali più contenuti nei macchinari e nei mezzi di trasporto.
«Non a caso, tra le nostre aziende socie, un'impresa su dieci afferma di vivere un periodo di difficoltà e più di un quarto dei rispondenti teme un peggioramento della congiuntura economica nel prossimo anno», ha aggiunto Buck.
Secondo l'ultima rilevazione di AHK Italien (ottobre 2024), è inoltre quasi la metà del campione a dichiarare che le scelte politico-economiche saranno tra i principali fattori di rischio nel corso dei prossimi dodici mesi.
Per la chimica e per il farmaceutico, la crisi energetica ha comportato una perdita di competitività in anni cruciali, caratterizzati dalla riconfigurazione delle catene del valore. Ancora più profonde sono le trasformazioni che stanno interessando l'automotive, con una complessa transizione verso la mobilità sostenibile e conseguenze molto importanti lungo l'intera catena di fornitura. In questa fase, è fondamentale un sostegno politico alla filiera italiana, non per evitare il cambiamento, bensì per accompagnarlo verso la transizione. In questa prospettiva, serve un fondo automotive in Italia e in Germania per sostenere la filiera e permettere il re-skilling dei lavoratori.
Fonte: AHK Italien
Tra le priorità segnalate da AHK Italien, quella di stabilire un proficuo dialogo pubblico-privato per costruire una politica industriale in grado di affrontare le trasformazioni in corso, mobilitando investimenti: «Stiamo attraversando una fase delicata, nella quale serve più coordinamento a diversi livelli. Sul piano bilaterale, tra i nostri due Paesi, e naturalmente multilaterale, a livello europeo. In modo cruciale, sul piano degli attori coinvolti, con una rinnovata partnership tra pubblico e privato, sulla scorta di quanto previsto anche dal Piano d'Azione italo-tedesco», ha spiegato Jörg Buck.
«Occorrono, in altri termini, strategie coordinate e sostegno politico. La dimensione decisiva è quella europea, con la strutturazione di una politica industriale comune che dovrà prevedere un forte sostegno pubblico a settori strategici: dall'energia all'IA, fino a spazio e difesa. Nel contesto globale, serve rilanciare l'innovazione e la competitività europea e, anche sulla base del monito che ci è giunto da Mario Draghi, si tratta di varare investimenti importanti e di mobilitare quanto prima le risorse necessarie. Come Italia e Germania valiamo il 6% del Pil globale, come Europa il 17%: abbiamo tutte le potenzialità per gestire questo processo, ma serve agire in modo rapido e mirato», ha detto ancora Buck.
Nel primo semestre di quest'anno il commercio tra i due Paesi è calato di circa il 7% rispetto allo stesso periodo del 2023. A livello settoriale, perdono terreno soprattutto il chimico-farmaceutico e la siderurgia, con cali più contenuti nei macchinari e nei mezzi di trasporto.
«Non a caso, tra le nostre aziende socie, un'impresa su dieci afferma di vivere un periodo di difficoltà e più di un quarto dei rispondenti teme un peggioramento della congiuntura economica nel prossimo anno», ha aggiunto Buck.
Secondo l'ultima rilevazione di AHK Italien (ottobre 2024), è inoltre quasi la metà del campione a dichiarare che le scelte politico-economiche saranno tra i principali fattori di rischio nel corso dei prossimi dodici mesi.
Per la chimica e per il farmaceutico, la crisi energetica ha comportato una perdita di competitività in anni cruciali, caratterizzati dalla riconfigurazione delle catene del valore. Ancora più profonde sono le trasformazioni che stanno interessando l'automotive, con una complessa transizione verso la mobilità sostenibile e conseguenze molto importanti lungo l'intera catena di fornitura. In questa fase, è fondamentale un sostegno politico alla filiera italiana, non per evitare il cambiamento, bensì per accompagnarlo verso la transizione. In questa prospettiva, serve un fondo automotive in Italia e in Germania per sostenere la filiera e permettere il re-skilling dei lavoratori.
Fonte: AHK Italien