Diplomazia pontificia: bilancio 2024, solo 14 nunziature vacanti
28-12-2024 16:30 - Vaticano
GD - Città del Vaticano, 28 dic. 24 - Restano solo 14 nazioni senza un nunzio apostolico, ma in un caso un solo “ambasciatore del Papa” andrà a coprire tre nazioni. L’anno diplomatico della Santa Sede ha visto proseguire il grande ricambio generazionale nelle nunziature, andando a riempire molti vuoti e – dato da non sottovalutare – anche la nunziatura in Venezuela, che è rimasta vacante per qualche anno.
Ma il ricambio generazionale ha riguardato anche gli ambasciatori residenti presso la Santa Sede, e arriveranno anche nuovi ambasciatori nel corso del prossimo anno; già annunciato Brian Burch come prossimo rappresentante degli Stati Uniti presso la Santa Sede.
Fonte: ACI STAMPA
Ma il ricambio generazionale ha riguardato anche gli ambasciatori residenti presso la Santa Sede, e arriveranno anche nuovi ambasciatori nel corso del prossimo anno; già annunciato Brian Burch come prossimo rappresentante degli Stati Uniti presso la Santa Sede.
Dal punto di vista diplomatico, la Santa Sede ha proseguito il lavoro per il ritorno dei prigionieri nel conflitto di Russia e Ucraina, e Papa Francesco ha anche lanciato un appello “tutti per tutti” all’urbi et orbi di Pasqua. È stato aperto un ufficio di liaison del Kosovo presso la Santa Sede, ufficio che non ha peso diplomatico, ma che alla fine ha un suo peso specifico, e il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha avuto due incontri con presidente e primo ministro del Kosovo partecipando all’assemblea generale delle Nazioni Unite nel settembre 2024.
Come detto, ci sono 14 nunziature vacanti: Bielorussia, Cile, Eritrea, Etiopia, Gibuti, Haiti, Iraq, Nicaragua, Niger, Somalia, Sudan, Vanuatu.
Come detto, ci sono 14 nunziature vacanti: Bielorussia, Cile, Eritrea, Etiopia, Gibuti, Haiti, Iraq, Nicaragua, Niger, Somalia, Sudan, Vanuatu.
Da segnalare che il Nicaragua non ha nunzio dall’espulsione dell’arcivescovo Waldemar Sommertag nel marzo 2022, cui ha fatto seguito l’espulsione di tutti i diplomatici vaticani (i quali sono ora a San Salvador, mentre la nunziatura è presa in custodia dall’ambasciata di Italia a Managua) e a condizioni sempre più critiche per la Chiesa Cattolica, perché sacerdoti e religiosi espulsi continuano ad aumentare.
Il focus diplomatico della Santa Sede si è concentrato sulla Terrasanta, dove continua il conflitto che è seguito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Oltre alle richieste di cessate il fuoco costanti, alla ricerca di una soluzione negoziata, alla costante preoccupazione per la situazione a Gaza, la Santa Sede ha mantenuto occhi vigili sulla situazione in Libano, mentre nell’urbi et orbi di Natale Papa Francesco ha fatto una menzione interessante sulla situazione di Cipro. Il nord dell’isola è occupato da cinquanta anni, e si è costituito in uno Stato riconosciuto solo dalla Turchia. I nuovi equilibri geopolitici, con la Turchia sempre più presente, e la situazione in Terrasanta pone Cipro in una situazione complessa, che merita attenzione internazionale.
Il focus diplomatico della Santa Sede si è concentrato sulla Terrasanta, dove continua il conflitto che è seguito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Oltre alle richieste di cessate il fuoco costanti, alla ricerca di una soluzione negoziata, alla costante preoccupazione per la situazione a Gaza, la Santa Sede ha mantenuto occhi vigili sulla situazione in Libano, mentre nell’urbi et orbi di Natale Papa Francesco ha fatto una menzione interessante sulla situazione di Cipro. Il nord dell’isola è occupato da cinquanta anni, e si è costituito in uno Stato riconosciuto solo dalla Turchia. I nuovi equilibri geopolitici, con la Turchia sempre più presente, e la situazione in Terrasanta pone Cipro in una situazione complessa, che merita attenzione internazionale.
Andrea Gagliarducci
Fonte: ACI STAMPA