Borghi più Belli d'Italia alla BIT con "Le strade più belle d'Italia"
05-02-2025 16:20 - Arte, cultura, turismo

GD - Roma, 5 feb. 25 - Nello stand della Regione Lombardia (padiglione 11), alla Bit di Milano, lunedì 10 febbraio alle ore 15:00 sarà presentato il nuovo progetto di Italy Discovery & Countryside e I Borghi più belli d'Italia “Le Strade più belle d'Italia”. L'iniziativa, supportata dal Ministero del Turismo e in collaborazione con Regione Lombardia e ANCI, mira a sviluppare un nuovo prodotto turistico improntato alla sostenibilità e alla valorizzazione della campagna.
Il turismo, finora, ha riguardato solo le destinazioni. Con Le Strade più belle d'Italia nasce il turista del paesaggio. Percorsi che attraversano boschi, seguono le linee di costa a strapiombo sul mare, si inerpicano tra le montagne o si perdono tra i vigneti. Paesaggi che sembrano dipinti, panorami vertiginosi, poggi sovrastati da borghi antichi, e poi le campagne coltivate, i cieli infiniti, i fiumi che costeggiano la carreggiata. La bellezza si materializza davanti agli occhi, entra attraverso il finestrino, si mette in sella. La strada è libertà, movimento, ma anche sosta, contemplazione, richiamo dell'immaginario.
«La strada diventa con questo progetto», ha detto Roberto Perticone, presidente di Italy Discovery, «un forte attrattore turistico. Mettiamo a disposizione del viaggiatore, qualsiasi mezzo egli usi, bici, moto, auto oppure vada a piedi, una rete che valorizza la campagna, la dimensione rurale, le produzioni tipiche. Creiamo Le Strade più belle d'Italia anche per i turisti stranieri e gli italiani nel mondo. Offriamo un nuovo modo di viaggiare, attento ai territori, lento e sostenibile anche se si usa l'auto».
Da parte sua Fiorello Primi, presidente de I Borghi più belli d'Italia, ha sottolineato: «Certificare le strade più belle d'Italia significa tutelare tutto ciò che si trova lungo i percorsi: i borghi, i fabbricati, le pievi, le ville storiche, le cantine, i caseifici, le trattorie di campagna, le locande, gli agriturismi. Ogni strada diventa un itinerario del gusto, un percorso storico, un viaggio culturale, una esperienza estetica, una tappa verso la conoscenza dell'Italia più autentica. In tre anni saranno certificate cento strade».
«La strada diventa con questo progetto», ha detto Roberto Perticone, presidente di Italy Discovery, «un forte attrattore turistico. Mettiamo a disposizione del viaggiatore, qualsiasi mezzo egli usi, bici, moto, auto oppure vada a piedi, una rete che valorizza la campagna, la dimensione rurale, le produzioni tipiche. Creiamo Le Strade più belle d'Italia anche per i turisti stranieri e gli italiani nel mondo. Offriamo un nuovo modo di viaggiare, attento ai territori, lento e sostenibile anche se si usa l'auto».
Da parte sua Fiorello Primi, presidente de I Borghi più belli d'Italia, ha sottolineato: «Certificare le strade più belle d'Italia significa tutelare tutto ciò che si trova lungo i percorsi: i borghi, i fabbricati, le pievi, le ville storiche, le cantine, i caseifici, le trattorie di campagna, le locande, gli agriturismi. Ogni strada diventa un itinerario del gusto, un percorso storico, un viaggio culturale, una esperienza estetica, una tappa verso la conoscenza dell'Italia più autentica. In tre anni saranno certificate cento strade».
Alla presentazione parteciperà anche Barbara Mazzali, assessore al Turismo della Regione Lombardia. La prima delle strade più belle d'Italia nasce in Lombardia: collega la Valcamonica e la Valtellina, si snoda tra valichi alpini, prati in pendio, valli fiabesche, paesaggi scavati nella roccia.
Oltre le tangenziali e i raccordi autostradali, si apre il mondo delle campagne e dei borghi. Come Lovere, che si specchia nel lago d'Iseo; Clusone, la “città dipinta” dove danza il Tempo; Bienno, con le antiche fucine dei fabbri; Grosio e Teglio, che conservano le radici della Valtellina.
Oltre le tangenziali e i raccordi autostradali, si apre il mondo delle campagne e dei borghi. Come Lovere, che si specchia nel lago d'Iseo; Clusone, la “città dipinta” dove danza il Tempo; Bienno, con le antiche fucine dei fabbri; Grosio e Teglio, che conservano le radici della Valtellina.
Fonte: Borghi più Belli d'Italia