Ambasciata Israele SSede: «deludente e frustrante» appello Patriarchi a pace
09-10-2023 17:58 - Ambasciate


GD - Città del Vaticano, 9 ott.. 23 - L'Ambasciata d'Israele presso la Santa Sede ha espresso una durissima la reazione all’appello alla pace e alla giustizia rivolto dai Patriarchi e dai capi delle Chiese di Gerusalemme, dopo l'incredibile e violenta aggressione subita da Israele da parte palestinese.
Fonte: Redazione
«Con il passare delle ore la portata del massacro è ancora sconosciuta, ma è evidente che si tratti di una catastrofe di dimensioni bibliche. Il numero delle vittime potrebbe arrivare a mille, la maggior parte civili. Intere famiglie, nonni genitori, bambini piccoli sono stati giustiziati a sangue freddo dai militanti palestinesi di Hamas e della Jihad islamica», si afferma in una nota.
«Nel nostro precedente comunicato stampa abbiamo menzionato l'immoralità dell'uso dell'ambiguità linguistica in tali circostanze. Molti non hanno avuto difficoltà a capirlo e hanno condannato l'orrendo crimine, nominando i suoi autori e riconoscendo il diritto fondamentale di Israele a difendersi da queste atrocità», si dice ancora.
«In questo contesto è estremamente deludente e frustrante leggere il testo pubblicato da i "Patriarchi e i Capi delle Chiese di Gerusalemme". Tale comunicato è affetto dalla stessa immorale ambiguità linguistica sopra menzionata. Dalla sua lettura non si riesce a capire cosa sia successo, chi fossero gli aggressori e chi le vittime. È particolarmente incredibile che un documento così arido sia stato firmato da persone di fede. Non è fuori contesto ricordare che all'Università Gregoriana si svolge un convegno di 3 giorni sui documenti del pontificato di Papa Pio XII e sul loro significato per le relazioni ebraico-cristiane. A quanto pare, qualche decennio dopo, c'è chi non ha ancora imparato la lezione del recente passato oscuro».
«Nel nostro precedente comunicato stampa abbiamo menzionato l'immoralità dell'uso dell'ambiguità linguistica in tali circostanze. Molti non hanno avuto difficoltà a capirlo e hanno condannato l'orrendo crimine, nominando i suoi autori e riconoscendo il diritto fondamentale di Israele a difendersi da queste atrocità», si dice ancora.
«In questo contesto è estremamente deludente e frustrante leggere il testo pubblicato da i "Patriarchi e i Capi delle Chiese di Gerusalemme". Tale comunicato è affetto dalla stessa immorale ambiguità linguistica sopra menzionata. Dalla sua lettura non si riesce a capire cosa sia successo, chi fossero gli aggressori e chi le vittime. È particolarmente incredibile che un documento così arido sia stato firmato da persone di fede. Non è fuori contesto ricordare che all'Università Gregoriana si svolge un convegno di 3 giorni sui documenti del pontificato di Papa Pio XII e sul loro significato per le relazioni ebraico-cristiane. A quanto pare, qualche decennio dopo, c'è chi non ha ancora imparato la lezione del recente passato oscuro».
Fonte: Redazione