03 Gennaio 2025
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Africa: prof. Martin Nkafu Nkemnkia propone Banca Centrale Africana

23-10-2024 19:03 - Opinioni
GD - Roma, 23 ott. 24 - A Roma per partecipare al VI Congresso di Meritocrazia Italia, il prof. Martin Nkafu Nkemnkia, tra l'altro docente in alcuni autorevoli atenei vaticani e promotore della Fondazione Internazionale NCDEIF Nkemnkia Africa/Europa, ha affascinato i partecipanti con le sue proposte per il futuro dell’Africa. Partendo da quella di istituire una Banca Centrale Africana.
Ciro Maddaloni per il quotidiano GIORNALE DIPLOMATICO lo ha intervistato.
D.: Prof. Nkemnkia quali sono le potenzialità del Continente africano?
* Prof. Martin Nkafu Nkemnkia: «Il Continente africano ha potenzialità immense perché “non è ricco solo di minerali”. La vastità del territorio e la qualità del suolo fanno dell'Africa l’area del pianeta che più si presta per la produzione agricola e l’allevamento del bestiame».
D.: Quali sono allora i freni che bloccano queste potenzialità?
* Prof. Martin Nkafu Nkemnkia: «Uno dei problemi che oggi impediscono il pieno sviluppo del Continente è la mancanza di coordinamento e di collaborazione tra i 54 Stati indipendenti che fanno parte del continente africano. Tutti i 54 Stati africani sono pienamente riconosciuti a livello internazionale e sono membri sia delle Nazioni Unite, che dell'Unione Africana».
D.: E quindi cosa manca?
* Prof. Martin Nkafu Nkemnkia: «Per rafforzare le relazioni tra i Paesi Africani e per sostenere lo sviluppo economico, manca ancora un tassello fondamentale: una Banca Centrale Africana in grado di emettere una moneta continentale, che possa essere adottata da tutti i Paesi che fanno parte dell’Unione Africana e che desiderano aderire a questa iniziativa».
D.: Come pensa si possa realizzare questa nuova Banca dell’Unione Africana?
* Prof. Martin Nkafu Nkemnkia: «Il nostro modello di riferimento è la Banca Centrale Europea. La BCE ha il compito di emettere l’Euro, la valuta comune adottata da 20 Paesi (su 27) che fanno parte dell’Unione Europea. La Moneta Comune Europea consente ai Paesi aderenti di poter effettuare transazioni economiche al riparo da fluttuazioni e variazioni dei cambi tra le diverse valute nazionali, cosa che avveniva prima dell’adozione dell’Euro; e che generava tanti problemi (e costi aggiuntivi) per il sistema economico unionale».
D.: Lei pensa che la “moneta unica” emessa da una futura Banca Centrale Africana, potrebbe consentire ai Paesi aderenti di ottenere gli stessi vantaggi che hanno ottenuto i Paesi europei che hanno aderito all’Euro?
* Prof. Martin Nkafu Nkemnkia: «Avere un riferimento certo per le transazioni economiche darebbe a tutti i paesi che decideranno di adottare tale moneta la possibilità di un maggiore potere nei rapporti di cambio con le altre valute di riferimento a livello mondiale. Specificamente, con il dollaro USA e con l’Euro. Una Moneta Unica Africana, indipendente da altre valute e accettata a livello internazionale, può favorire gli scambi commerciali eliminando il bisogno di cambiare valuta; riducendo i costi e le complessità legate alle transazioni internazionali all'interno sia dell’area africana sia verso il resto del mondo, favorendo quindi gli scambi commerciali e stimolando la crescita economica. Con una sola valuta continentale sarà più facile confrontare i prezzi dei prodotti e dei servizi tra i diversi Paesi, quindi maggiore trasparenza dei prezzi a beneficio dei consumatori e delle imprese».
D.: In Europa diversi Paesi non sono poi così soddisfatti di aver deciso di adottare una valuta comune come l’Euro. Lei quali benefici vede oltre quelli già citati e se vede eventuali rischi?
* Prof. Martin Nkafu Nkemnkia: «L'eliminazione del rischio di cambio legato alla valuta del singolo Paese africano oppure di un gruppo di Paesi africani rende gli investimenti più stabili e consente di attrarre investimenti e capitali stranieri al vantaggio di tutti. Una valuta unica, garantita dalla Banca Centrale Africana, può contribuire a una maggiore stabilità monetaria, riducendo il rischio di svalutazioni e di inflazione eccessiva, che è una delle piaghe che affliggono molti Paesi africani. Una valuta unica per tutto il Continente può aumentare la fiducia dei Paesi creditori e del Sistema Bancario Internazionale e può proteggere i singoli paesi dal rischio dell’aumento dell’indebitamento conseguente alla svalutazione della moneta locale di un singolo Paese, cosa che per altro è avvenuta anche in Europa dove i Paesi più indebitati sono stati comunque protetti dalla speculazione internazionale da parte della BCE».
D.: Quindi una soluzione tecnica per la gestione dei cambi e dei rapporti commerciali?
* Prof. Martin Nkafu Nkemnkia: «Non solo! Una moneta unica africana sarà anche il simbolo della cooperazione e condivisione degli obiettivi di sviluppo per tutti quei Paesi del Continente che aderiranno all’iniziativa, contribuendo a facilitare e rafforzare i legami economici e politici tra i Paesi membri. La nuova moneta unica africana potrà diventare un punto di riferimento per gli interscambi commerciali, da e per l'Africa, per gli investimenti stranieri in Africa e per le donazioni internazionali, aumentando il peso economico e politico dell'Unione Africana sulla scena internazionale.
Una moneta unica africana faciliterà la realizzazione della proposta avanzata dall’Italia denominata "Piano Mattei" che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile in Africa, investendo in settori chiave come l'energia, le infrastrutture, l'agricoltura e la digitalizzazione, creando partnership economiche solide e durature tra le imprese italiane ed europee e quelle africane, una cooperazione paritari, evitando ogni forma di paternalismo e favorendo l'interdipendenza tra i popoli; il principio di uguaglianza e di reciprocità in ogni settore dello scambio culturale ed economico. Una situazione ottimale a beneficio di tutti: l’auspicata Win/Win situation».

Ciro Maddaloni


Fonte: Ciro Maddaloni
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