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Russia: ministro Calenda al Forum di San Pietroburgo, Italia firma intese e contratti

03-06-2017 16:34 - Economia
Forum Spief di San Pietroburgo: il ministro Calenda con il collega russo dell´Energia, Aleska Novak Il ministro Calenda con il collega russo dell´Energia, Aleska Novak
San Pietroburgo, 3 giugno 2017 - L´Italia risale la china della collaborazione con la Russia, nonostante l´embargo internazionale. Con l´obiettivo di sostenere le aziende italiane ad intensificare la cooperazione industriale con partner russi; di mirare a collaborazioni più strutturate con i grandi gruppi energetici della Federazione; consolidare l´interesse delle imprese russe per la tecnologia e il know how italiano, anche attraverso la conclusione di accordi commerciali tra le principali aziende di entrambi i Paesi, sono stati infatti i principali dossier che Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo Economico, ha positivamente affrontato nel corso della sua visita in Russia, in occasione dello Spief, il Forum economico internazionale di San Pietroburgo.
Presenti oltre 14.000 partecipanti, sono stati siglati 386 accordi per un valore di circa 35,32 miliardi di dollari, tra cui anche importanti documenti siglati con società italiane nell´ambito dell´energia. Sono i numeri conclusivi del Forum economico internazionale di San Pietroburgo, l´Italia anche quest´anno è stata presente ad alto livello sia politico, che imprenditoriale, con i vertici delle aziende più impegnate in Russia.
In particolare sono stati cinque gli accordi ratificati in quella che da tempo è ormai stata ribattezzata la "Davos russa". Enel, presente allo Spief con l´amministratore delegato Francesco Starace, ha firmato con Rosseti, colosso russo gestore unico delle reti elettriche, un memorandum d´intesa per collaborare su soluzioni innovative per le smart grid. Starace ha anche annunciato la partecipazione dell´azienda da lui guidata a un tender per la capacità eolica e il cui esito è atteso a fine giugno. "Sarebbe il nostro primo passo concreto nel mondo delle rinnovabili in Russia", ha detto Staraca in un´intervista con Agi, ricordando che "finora abbiamo sviluppato molti progetti e abbiamo molte opportunità di investimento. Crediamo che sia il momento giusto".
Sempre Rosseti ha firmato con Terna un memorandum d´intesa non vincolante per lo scambio di know how, best practices e la cooperazione in alcune importanti aree tecnologiche del settore della trasmissione di energia elettrica.
Il Politecnico di Torino, presente col rettore Marco Gilli, ha firmato con Gazprom Neft un accordo che prevede attività di ricerca e sviluppo congiunte e formazione dei dipendenti di Gazprom Neft a Torino, dove i dirigenti della società russa terranno a loro volta lezioni e incontri.
Alla presenza del ministro Calenda, poi, sono stati ratificati i due documenti più significati: il maxi contratto da 3,9 miliardi di euro tra Gazprom e Maire Tecnimont per la realizzazione di una delle più grandi strutture al mondo per il trattamento del gas nella regione di Amur, al confine con la Cina; e l´accordo di cooperazione sempre tra il colosso statale del gas russo, la greca Depa e il gruppo Edison per realizzare una rotta meridionale di approvvigionamento del gas in Europa, il cosiddetto Poseidon.
"La Russia e´ un partner fondamentale dell´Italia dal punto di vista energetico: più del 40% del gas e meno del 20% dell´oil viene da qui e queste sono le dimensioni su cui lavorare per sviluppare la cooperazione", ha dichiarato Calenda.
Una tavola rotonda dedicata ai rapporti tra Russia e Italia e organizzata dall´"Associazione Conoscere Eurasia", ha poi fatto il punto sullo stato delle relazioni economico-commerciali riunendo nella stessa sala rappresentanti di alto livello del business e della politica dei due Paesi, tra cui Marco Tronchetti Provera di Pirelli, Gaetano Miccichè di Intesa Sanpaolo IMI, Francesco Starace di Enel, Alessandro Decio di Sace, oltre che i rappresentanti di colossi dell´economia russa come Rosneft e Rostec e il vice premier Dvorkovich.
Gli accordi firmati allo Spief, secondo Calenda, "sono l´esempio delle direzioni su cui dobbiamo lavorare: infrastrutture energetiche, potenziamento degli investimenti e cooperazione commerciale.
La visita del ministro si era aperta con una serie di incontri istituzionali con diversi membri del Governo russo. Nella corso della giornata Calenda ha infatti incontrato il ministro dell´Industria e Commercio, Denis Manturov; il ministro dell´Energia, Aleksander Novak e il viceprimo ministro, Arkady Dvorkovich.
La sua giornata a San Pietroburgo è proseguita con la cerimonia di firma di alcuni accordi commerciali. Si è poi svolta la sessione plenaria dello Spief, alla presenza del presidente Vladimir Putin, del primo pinistro indiano Narendra Modi, del cancelliere austriaco Christian Kern e del presidente della Moldavia Igor Dodon.
Per Calenda è stata l´occasione per approfondire con le autorità russe i temi delle infrastrutture energetiche; delle opportunità di investimento per le aziende italiane in Russia; della possibilità di associare le Pmi italiane a maggior contenuto innovativo con colossi russi dell´energia così come della partecipazione degli imprenditori italiani ai principali progetti di sviluppo del Paese.
I rapporti bilaterali tra Italia e Federazione russa sono solidi; l´Italia registra segnali positivi a livello di export: secondo gli ultimi dati disponibili delle Dogane russe, nei primi tre mesi del 2017 le nostre esportazioni hanno registrato un +27 per cento rispetto allo stesso periodo del 2016, passando da 1,3 a 1,8 miliardi Euro. È possibile che a fine 2017 l´Italia riesca a recuperare almeno una posizione nei confronti della Federazione, tornando al quinto posto tra i principali fornitori della Russia; mantiene invece la seconda posizione in ambito UE per le vendite dirette alla Russia, preceduta dalla Germania.
Dal punto di vista dei settori, circa il 23% delle nostre esportazioni è basato sul comparto macchinari e apparecchiature, il 15% rientra nel settore della moda, costituito prevalentemente dall´abbigliamento e dalle calzature. Le importazioni si concentrano, per circa il 61%, nel settore energetico (gas naturale e petrolio greggio e raffinato). Al 31 dicembre 2015 in Russia erano presenti 527 imprese; a tale data esse impiegavano 43 mila persone e avevano realizzato un fatturato di circa 4 miliardi di euro.



Fonte: Redazione
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