Rilanciare la grande "Via dell´Ambra" come collegamento culturale e imprenditoriale tra Russia e Italia
08-05-2018 21:55 - Opinioni
GD – Aquileia, 8 mag. 18 - Con riferimento al progetto cinese della "Nuova Via della Seta", si è pensato di proporre un percorso strategico specifico, destinato al miglioramento della cooperazione tra la Russia e l´Italia, basandoci su un antico collegamento commerciale: la "Grande Via dell´Ambra" che, sin dall´epoca romana aveva origine sulle coste del Mar Baltico e raggiungeva l´Alto Adriatico, ad Aquileia.
Fondata da Roma nel 181 a.C. come colonia per sbarrare la strada ai barbari che minacciavano i confini orientali d´Italia, Aquileia fu capitale della X Regione Augustea (Venetia et Histria) e divenne uno dei centri più importanti dell´Impero romano. Quale crocevia di strade e con un sistema portuale di rimarchevoli dimensioni lungo il fiume Natisone (Natissa), Aquileia fu un prospero emporio ed uno dei grandi centri nevralgici della grandezza di Roma, divenendo anche una delle più popolate città dell´Impero. Notevole fu la sua rilevanza culturale e artistica, sostenuta dalla grande ricchezza dei mercanti e dall´intensità dei traffici e delle relazioni internazionali.
Ma il suo aspetto più singolare in età romana fu quello di essere stata la stazione capolinea della cosiddetta "via dell´Ambra" (dall´arabo ῾anbar), un antico itinerario ove questa pregiata resina arborea fossilizzata veniva trasferita e commercializzata. Ancor oggi circa il 90% dell´estrazione dell´ambra proviene dalla "oblast" (regione) russa di Kaliningrad, che prima della Seconda Guerra Mondiale era denominata Königsberg (nota anche per aver dato i natali al filosofo Immanuel Kant). Questa regione viene anche chiamata Янтарный край, che significa "territorio dell´ambra".
La "Via dell´Ambra" era, quindi, una rotta commerciale terrestre per il trasferimento di questo prezioso materiale dalle aree costiere del Mar Baltico e del Mare del Nord sino al Mediterraneo e aveva il suo polo finale ad Aquileia e ciò sia per il suo porto fluviale, sia per la vasta raggiera di importanti strade che da colà si irradiavano lungo la direttrice Nord-Sud e, in senso latitudinale, dalle Gallie all´Oriente.
Al fine di utilizzare l´ambra per la produzione di oggetti preziosi, proprio ad Aquileia fiorirono botteghe di commercianti e di maestri gioiellieri, i quali incastonavano magistralmente queste gemme di resina fossile, provenienti da maestose conifere preistoriche, in orecchini, pendenti, bracciali ed altro ancora.
Ai giorni nostri va rimarcata la grande capacità relazionale ed attrattiva posta in essere dall´ambasciatore Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia: sotto la sua presidenza il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia ha avuto un´impennata di visitatori che sfiora il 40%.
È proprio da questi presupposti che si basa il nostro progetto innovativo d´internazionalizzazione che parte da fattori culturali e che non riguarda più solo alcuni comparti o alcune tipologie d´impresa, ma che dovrebbe interessare l´intero sistema economico, per "fare sistema" con una proposta concernente una sostenibilità locale-globale.
Si tratta, quindi, di un programma di marketing territoriale, destinato a favorire progetti di cooperazione internazionale tra imprese italiane e russe. Naturalmente verranno promosse anche le realtà turistiche dei due Paesi, partendo dalle tipologie caratteristiche dei territori, abbinandole alle realtà paesaggistiche e culturali e riformulandole in chiave sia di "Smart Historical Land" per ciò che concerne la "Via dell´Ambra", sia di "Smart Slow Land", riguardanti l´artigianato artistico, l´enogastronomia e le imprese turistiche e ricettive.
Prof. Franco C. Grossi (grossi@ieml.ru)
Esperto della Federazione Russa al Ministero della Scienza a Mosca
Professor Emeritus all´Università di Kazan
Fonte: Franco Grossi