Italia, Ecuador e Colombia con mostra “Ingenieros y Arquitectos Italianos en Colombia” ponti per cultura e pace
27-10-2019 14:48 - Ambasciate



GD - Bogotà, 27 ott. 19 - Il successo della mostra “Ingenieros y Arquitectos Italianos en Colombia”, a cura di Olimpia Niglio e Rubén Hernández Molina e promossa dall'Istituto Italiano di Cultura di Bogotà e dall'Ambasciata d'Italia in Colombia, continua il suo cammino ed arriva nella città di Pasto, capitale del Dipartimento di Nariño a sud della Colombia e ai confini con l'Ecuador. La mostra sarà ospitata dal 6 al 15 novembre nel Salón Palatino dell'Universidad de Nariño, la sede accademica più importante nel sud della Colombia. Questo progetto è stato egregiamente coordinato da William Pasuy Arciniegas dell'Universidad de La Salle.
Fonte: Redazione
Ma la novità più interessante di questa esposizione internazionale, che ha intrapreso il suo cammino nel settembre del 2016 senza mai interrompersi e raggiungendo tante città colombiane, è che questa volta viene ospitata nell'ambito di un evento culturale realizzato in collaborazione tra la Colombia e l'Ecuador, due paesi che hanno compreso che attraverso la cultura è possibile costruire ponti di pace e di sviluppo per le comunità.
Infatti in una fase storica segnata da forti contrasti politici e sociali il progetto SABIC 2019 (Salón Binacional de Investigación Creación 2019), realizzato grazie alla collaborazione tra l'Universidad de Nariño, l'Universidad CESMAG e l'Institución Universitaria Colegio Mayor del Cauca, ha contributo a costruire uno spazio culturale di ampia condivisione in cui far incontrare ricercatori, studiosi, professionisti e cittadini, con la finalità di aprire dialoghi a favore di una rigenerazione culturale fondamentale per un concreto processo di pace e di sviluppo sostenibile in America Latina.
Tutto questo è accompagnato anche da un'altra esposizione dal titolo Patrimonio Ferroviario In-visible curata dall'architetto Claudia Hernández con il supporto dell'Universidad de La Salle, del Ministero della Cultura colombiana e dalla presidenza della Sociedad Colombiana de Arquitectos.
Questa esperienza internazionale certamente pone le basi per un'interessante riflessione di diplomazia culturale a favore del dialogo tra le diversità che nell'incontro contribuiscono a costruire grandi opportunità di sviluppo e di condivisione. Senza questa conoscenza interculturale non è possibile pensare ad un mondo sostenibile. La lezione tuttavia arriva da Sant'Agostino che affermava che “il mondo è un libro e chi non viaggia ne legge solo una pagina”.
Fonte: Redazione