IFAD: investire nell’economia blu per accelerare lo sviluppo sostenibile in Africa
21-05-2019 16:32 - Economia
GD - Roma, 21 mag. 19 – Il presidente del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), Gilbert F. Houngbo, sarà a Maputo, in Mozambico, per la conferenza “Growing Blue”, dove parlerà della necessità di investire maggiormente nello sviluppo sostenibile a favore delle popolazioni rurali la cui sopravvivenza dipende dalle risorse acquatiche, tra cui la pesca artigianale, l’acquacoltura e la gestione dell’ambiente costiero.
Durante il suo soggiorno nella capitale, Houngbo incontrerà anche Filipe Jacinto Nyusi, presidente della Repubblica del Mozambico, per parlare del sostegno dell’IFAD agli sforzi del paese per migliorare la sicurezza alimentare e qualità dell’alimentazione, far fronte alla sfida del cambiamento climatico, fornire opportunità di impiego ai giovani delle aree rurali e ridurre la povertà.
L’agricoltura è la colonna portante dell’economia del Mozambico. Contribuisce circa il 25 per cento del PIL e dà impiego all’80 per cento della forza-lavoro del paese. Quasi il 95% della produzione agricola e' irrigata con acqua piovana ed e' frutto del lavoro di piccoli agricoltori.. In Mozambico, investire nell’agricoltura – soprattutto in quella familiare – è essenziale.
A Maputo, Houngbo terrà un discorso alla sessione di apertura della conferenza “Growing Blue: Sustainable and Shared Ocean Exploration”. Il lavoro e gli investimenti dell’IFAD sostengono alcuni settori dell’economia blu. Il fondo ha un'esperienza pluridecennale nella promozione della pesca e nella gestione delle risorse acquatiche.
Oltre 800 milioni di persone nel mondo si guadagnano da vivere grazie ad attività produttive legate agli oceani. Si stima che la produzione mondiale di pesce abbia un valore di circa 362 miliardi di dollari e fornisca a 3,2 miliardi di persone quasi il 20 per cento delle proteine animali. Per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e la sicurezza alimentare mondiale, bisogna affrontare e risolvere problemi quali l’inquinamento marino, l’innalzamento del livello dei mari e la distruzione degli ecosistemi acquatici. Quasi un terzo delle riserve mondiali di pesce vengono già sfruttate oltre i loro limiti di sostenibilità.
Dal 1980, l’IFAD ha sostenuto oltre 100 progetti che coinvolgono comunità di pescatori artigianali e altre comunità che dipendono dalle risorse acquatiche. Il valore complessivo di tali investimenti è pari a circa 3,4 miliardi di dollari, con un contributo diretto dell’IFAD di 1,6 miliardi. Almeno 14 paesi africani beneficiano attualmente del sostegno dell’IFAD, sotto forma di prestiti e donazioni destinati a progetti volti a promuovere pesca e acquacoltura.
Le comunità costiere, e soprattutto i piccoli stati insulari in via di sviluppo (SIDS), si trovano ad affrontare sfide senza precedenti, tra cui minacce climatiche ed ambientali estreme. L’IFAD è venuta in aiuto di queste comunità, ad esempio ricostituendo i mezzi di sostentamento e rafforzando le capacità di resilienza di quanti sono stati gravemente danneggiati dagli tsunami in Asia e da El Niño in Africa.
Oltre al presidente del Mozambico, Houngbo incontrerà il ministro dell’Economia e delle Finanze e governatore della Repubblica del Mozambico presso l’IFAD, Adriano Afonso Maleiane; il ministro dell’Agricoltura e della Sicurezza alimentare, Higino Francisco Marrule; e il ministro del Mare, delle Acque interne e della Pesca, Agostinho Mondlane.
Durante il suo soggiorno nel paese, Houngbo visiterà anche il progettoper lo Sviluppo di catene del valore a favore dei poveri nei corridoi di Maputo e Limpopo (PROSUL) e il progetto per la Promozione della pesca artigianale (ProPESCA), finanziati dall’IFAD,. Avrà occasione di parlare con i partecipanti al progetto e di verificare in prima persona come le loro vite abbiano tratto beneficio dagli investimenti dell’IFAD.
Dal 1983, l'IFAD ha finanziato 15 programmi di sviluppo rurale e progetti in Mozambico per un totale di 663.7 milioni, con un investimento di 391 milioni di dollari, portando beneficio diretto a 2 milioni di famiglie rurali.
Fonte: IFAD